«Lavoratore lasciato a piedi al nucleo industriale»
TERMOLI. Attacco durissimo dal segretario della Uiltec, Carlo Scarati, in materia di trasporto pubblico, alla Regione Molise.
«Il Coronavirus-Covid-19 ha messo a nudo un bel po’ di limiti umani e politici della nostra regione.
Siamo passati dai direttori che non volevano assolutamente l’uso delle mascherine all’interno del proprio stabilimento per non procurare eccessivo allarme (situazione regolarizzata); a chi non vuol comunicare ufficialmente il codice Ateco (vista l’importanza, alla luce dell’ultimo Dpcm che ne determina la prosecuzione dell’attività lavorativa), come se produrre una visura camerale fosse un improbo compito; a chi ha difficoltà ad acquistare un termometro digitale ad infrarossi nonostante i suoi 150 dipendenti, ma il top è avvenuto ieri, 24 marzo: un lavoratore, abbonato regolarmente ad un'autolinea in discesa da Bonefro a Termoli, viene regolarmente portato al nucleo industriale alle 5, per poi ricevere la telefonata alle 7, con cui gli comunicavano “per il ritorno arrangianti, abbiamo deciso di non effettuare la corsa delle 14, perché tanto FIAT è chiusa”: della serie le disgrazie non vengono mai sole, l’imbecillità umana pure!
Ora chiedo all’assessore ai trasporti, Vincenzo Niro (che oggi abbiamo informato con il nostro responsabile di categoria dell’accaduto), ma è possibile continuare a dare “affidamenti” a chi mostra questa attenzione ai nostri concittadini e Lavoratoriche sfidano anche un po’ la sorte, andando a lavorare in fabbrica (alla luce del fatto che questo virus non ha immunizzato il Molise, men che meno Termoli, con il suo nosocomio, prima bistrattato e poi punito anche dall’imbecillità umana), vista anche la carenza di mascherine sui posti di lavoro?».