Famiglie a rischio fame: continua la raccolta alimentare per i termolesi
TERMOLI. Sono numerose le famiglie indigenti in Italia e nel nostro Molise: dopo la chiusura delle attività, prevista dal Governo Conte per arginare il pericolo di contagi, sono numerosi i termolesi che non hanno più un introito economico che possa permetter loro di acquistare beni di prima necessità. Parliamo di intere famiglie che non possono comprare nemmeno un pacco di pasta e che, troppo spesso, vanno a letto senza aver mangiato.
Chiusi in casa, impauriti, dimenticati, con lo stomaco vuoto e spesso con figli a carico: una strage silenziosa che colpisce i nuovi poveri. Lo stesso Governo targato Conte, dopo settimane di decreti per ridurre al minimo il rischio di contagio, solo recentemente ha annunciato misure economiche rivolte ai Comuni ed ai cittadini in difficoltà. Denaro che sarà trasformato in buoni spesa e generi alimentari destinati a chi non riesce nemmeno a mangiare.
Fin da subito, invece, la redazione di TermoliOnLine, su spinta del suo editore Nicola Montuori ed in seguito alla telefonata con il sindaco Francesco Roberti che ha evidenziato la situazione di povertà, ha lanciato la raccolta alimentare a favore delle famiglie meno fortunate. Grazie all’adesione dei commercianti, che già nelle scorse settimane hanno donato cibo da destinare a chi non ha la possibilità di poterne acquistare, la redazione di TermoliOnLine ha messo in piedi una vera e propria catena di solidarietà in favore dei propri concittadini.
Aderire è semplicissimo e veloce. Ognuno potrà contribuire con ciò che ritiene opportuno e, in cambio, avrà la gioia di aver aiutato qualcuno. Basterà recarsi in uno dei negozi che hanno dato la disponibilità: Decò in via Tremiti 40, Bosap Molise Carni nei due centri in via Corsica 152 e via Isole Baleari, Carrefour in via Egadi 8 e i due punti vendita di Gran Risparmio in via Corsica 177 e via XX Settembre 39 e scegliere una delle due opzioni. Acquistare elementi di prima necessità da donare (pasta, legumi, scatolame, tonno, farina, prodotti a lunga conservazione ma anche carne) che potranno essere lasciati nel negozio in cui si sono acquistati che, successivamente, provvederà a farli pervenire all’associazione Sae112 che si occuperà della distribuzione alle famiglie meno fortunate; oppure donare una somma di denaro, qualsiasi essa sia e che sarà regolarmente fatturata tramite scontrino, che verrà poi utilizzata per l’acquisto di beni di prima necessità.
«Potrebbe essere più semplice la prima opzione – ha consigliato Montuori – Ho chiesto al sindaco se tra gli alimenti di prima necessità ci fosse la carne e mi ha risposto che ci sono persone che non la mangiano da settimane. Bosap Molise Carni mi ha chiamato poco prima della diretta dicendo che aveva già della carne pronta per essere portata al Sae 112». Sono già diverse le donazioni di cibo pervenute, anche grazie alle offerte presenti nei locali commerciali che hanno aderito ed all’impegno dell’associazione Sae 112, che ha reperito anche un congelatore in cui conservare la carne, ma non basta: le attività sono ancora chiuse e molte famiglie termolesi sono allo stremo, impossibilitate ad acquistare cibo. L’invito alla cittadinanza è di aiutare i propri concittadini, ognuno nei propri limiti: tutti insieme supereremo questo momento e la solidarietà non sarà dimenticata, ma verrà restituita in futuro qualora ce ne fosse bisogno.