Covid-19, positivi al Vietri e case di riposo: l'emergenza sanitaria in Molise

CORONAVIRUS dom 05 aprile 2020
Attualità di Annamaria Ricci
2min
Il Vietri ©Termolionline.it
Il Vietri ©Termolionline.it

LARINO. La positività riscontrata nei 5 dei 6 ospiti della casa di riposo di Cercemaggiore che, inizialmente negativi, erano stati trasferiti nella giornata di ieri all’Ospedale “Vietri” di Larino e il nuovo focolaio di contagio creatosi ad Agnone presso la casa di riposo “Tavola Osca”, sta creando non pochi problemi all’Asrem.

E’ lo stesso Direttore generale Florenzano che, nell’intervento al tg di Telemolise, ha spiegato come l’Asrem si stia muovendo in queste ore tra emergenza da affrontare e priorità del quale tener conto.

“Per quanto concerne i 5 nuovi positivi del “Vietri” di Larino, si tratta di anziani della casa di riposo di Cercemaggiore che, ad un primo tampone erano risultati negativi e che dopo il trasferimento a Larino, con un nuovo tampone effettuato, ne è stata riscontrata la positività. Sono persone asintomatiche e, pertanto, non possono essere trasferiti al centro Covid-19 del “Cardarelli” di Campobasso andando ad impegnare posti necessari per i soggetti sintomatici al Coronavirus e per i quali sono necessarie le cure mediche. Ma allo stesso tempo,” continua il manager Asrem, “hanno bisogno di assistenza e non è possibile predisporre per loro l’isolamento domiciliare. Quindi, allo stato dei fatti, continueranno ad essere ricoverati presso la struttura ospedaliera di Larino”.

Per quanto concerne Agnone, invece, il problema è un altro. Come spiega Florenzano, “ad Agnone la problematica è di ben altra natura, attualmente non è garantita l'assistenza agli ospiti presenti da parte degli operatori e della proprietà della casa di riposo. Ho allertato la Prefettura, la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana perché l’Asrem non può rimanere da sola a gestire tale situazione. Per sopperire alla mancanza di assistenza per i degenti presenti nella casa di riposo di Agnone l’Asrem sta contrattualizzando, direttamente, degli Operatori socio sanitari. Ma l’Azienda sanitaria Regionale non può prendersi carico da sola di queste problematiche, pertanto, mi appello alle autorità preposte affinché intervengano”.

Dopo il “Vietri” di Larino, il timore che anche l’Ospedale “Santissimo Rosario” di Venafro possa essere utilizzato per “ricovero” di soggetti Covid-19 ha subito scatenato la reazione di Vittorio Nola, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, che ha inviato una missiva a Florenzano.

“Caro Florenzano, ho seguito la tua lunga intervista. Stasera ti raccomando di non proporre spostamento di pazienti Covid o asintomatici positivi a Venafro perché sarebbe un errore gravissimo. Ricorda che siamo anche zona rossa sismica e un Ospedale bisogna lasciarlo libero da problemi con il virus. E medici ve ne sono oltre che possono essere ingaggiati Venafro al punto in cui siamo deve restare un presidio unicamente nocovid. Il mio vuole essere un contributo operativo e soprattutto darti gli spunti per asseverare questa linea. Se viene una scossa di terremoto, dove andiamo? L'emergenza nell'emergenza. Grazie dell'attenzione. Vittorio Nola”.

Il consigliere regionale venafrano pone, all’attenzione del manager Asrem, una problematica che potrebbe sorgere nel momento in cui dovesse crearsi una situazione di emergenza nell’emergenza e, per la quale, si renda necessaria la presenza di un presidio ospedaliero libero e privo di reparti covid-19.

Intanto, allo stato dei fatti, l’emergenza nell’emergenza è quella dei soggetti positivi delle case di riposo. Sono le persone per le quali il contagio da Covid-19 potrebbe risultare fatale, perché magari si associa ad altre patologie pregresse dovute all’età. E anche oggi altre due persone ultraottantenni sono decedute in provincia di Campobasso ed erano positive al Coronavirus. In Regione sono 13 dall’inizio della pandemia.

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