​Carla, la madre single che vive in un garage coi figli: «Grazie a tutti per l’aiuto»

Termoli solidale gio 09 aprile 2020
Attualità di Valentina Cocco
3min
​Carla, la madre single che vive in un garage con i figli: «Grazie a tutti per l’aiuto» ©TermoliOnLine
​Carla, la madre single che vive in un garage con i figli: «Grazie a tutti per l’aiuto» ©TermoliOnLine

TERMOLI. Di storie tristi ne è pieno il mondo, sfortunatamente, ma alcune di esse riescono a riempirci il cuore in seguito alle svolte positive che intraprendono grazie al grande cuore mostrato dai cittadini. Forse la ricorderete e probabilmente l’avrete aiutata: lei è Carla (nome di fantasia ma persona reale), 39enne termolese che a causa del Covid-19 ha perso il lavoro, in nero, e vive in un garage con i due figli di 9 e 15 anni. Il suo grido di aiuto e di rabbia è apparso su TermoliOnLine lo scorso 31 marzo, dopo che Carla ha deciso di rendere pubblica la sua storia nel tentativo di cercare supporto.

La sua vita ‘normale’, in un garage con i suoi figli, è un’odissea che si trascina da diversi anni ed a cui Carla si è ormai abituata. Il suo racconto, però, ha smosso le coscienze di intere famiglie di termolesi e molisani che hanno deciso di aiutarla. In meno di dieci giorni la sua ‘casa’ si è trasformata: quei mobili arrangiati prima vuoti ora sono pieni di pacchi di pasta, biscotti, legumi, olio, scatolame a lunga conservazione, pane e qualche biscotto e brioche per i piccoli di casa; nel frigo ci sono il latte (di cui la figlia di 9 anni è ghiotta), la carne con gli affettati, qualche bibita e l’acqua. Dalle buste spuntano perfino le uova di Pasqua, regalate ai figli adolescenti in segno di buon augurio. Qualcuno le ha donato anche prodotti per l’igiene personale e la cura della casa di cui la famiglia aveva bisogno, mentre altri hanno optato per una ricarica su una carta prepagata per permettere loro di acquistare ciò di cui avevano necessità.

Una catena solidale infinita che si è immediatamente messa in moto per aiutare la famiglia: «Ringrazio tutti per l’aiuto e per l’attenzione nei miei confronti – ha commentato Carla a TermoliOnLine che continua a seguire la sua vicenda – Non me lo aspettavo. Ho chiesto di raccontare la mia storia per avere un supporto dal Comune o dal Vescovo ma, mentre loro hanno latitato e continuano a farlo, io ho avuto aiuto dai miei concittadini. Mi hanno riempito il cuore di gioia, mi sono commossa». Aiuti che sono giunti da ogni parte del Molise, segno evidente che il grande cuore di questa piccola terra di mezzo è immenso e di cui vi mostriamo le prove fotografiche: «Voglio ringraziarli tutti, sperando di non dimenticare nessuno. In caso contrario chiedo subito scusa. Avrò dimenticato i vostri nomi, ma non il vostro volto e la vostra solidarietà nei miei confronti: Rachele Alimentari che mi ha donato due pacchi di cibo, il consigliere Nico Balice che ha fatto da tramite, il quartiere di Santa Maria del Carmelo che ha raccolto il denaro per permettermi di fare la spesa, l’associazione ‘Mai più sole – Non una di meno’ per l’aiuto ed il supporto fornito, la signora Giulia volontaria del Crocifisso, le signore Adele, Rachele e Filomena, la Croce Rossa ed i suoi volontari instancabili e sempre presenti, i termolesi tutti che mi hanno fatta sentire come una di famiglia e voi di TermoliOnLine per avermi aiutata a far conoscere la mia storia».

Carla, donna forte, umile e fiera, non smette di ringraziare chi le ha mostrato l’altra faccia dell’umanità a lei sconosciuta, fatta di sorrisi, ascolto e supporto, non solo morale ma anche economico: «La cosa più bella è stato vedere i miei figli aprire le uova di Pasqua. Non avrei mai potuto regalargliele dal momento che non posso lavorare a causa del virus, lo hanno fatto i miei concittadini rendendo felici i miei figli. Mi sono commossa». Passo dopo passo la vita di Carla e della sua famiglia si sta trasformando e, con essa, anche i sogni della figlia di 9 anni: «L’altra sera, dopo aver aperto l’uovo di Pasqua si è commossa. Mi ha detto che vorrebbe una casa grande per noi, con una camera tutta per lei ed il mantenimento da parte del padre così da vedermi meno triste ed ansiosa. Chissà, forse un giorno accadrà davvero».

La 39enne, con decine di anni di esperienza nel settore delle pulizie, non vede l’ora che la pandemia termini per rimettersi in gioco nel mondo del lavoro: «Spero di rimettermi subito in carreggiata. Voglio lavorare per poter mantenere i miei figli e, anzi, permettetemi un altro annuncio: se qualcuno avesse bisogno di un aiuto nelle pulizie domestiche o condominiali, negli uffici o nelle fabbriche potete scrivere alla redazione per mettervi in contatto con me. Vorrei anche parlare con il sindaco per risolvere alcune problematiche relative al sussidio comunale ed alla mia condizione, ma è impossibile visto che mi rimbalzano da un ufficio all’altro. Spero che legga questo articolo e che voglia parlare con me».

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