E con la riapertura attenti agli imbecilli: protagonisti del fuoco amico sul Covid-19

Storia & Amarcord dom 17 maggio 2020
Attualità di Luigi De Gregorio
3min
Il famigerato assembramento ai Navigli ©Wired.it
Il famigerato assembramento ai Navigli ©Wired.it

MILANO. Sull'asse preferenziale Milano-Termoli, quasi parafrasando direttrici protagoniste di programmi di attualità e fiction d'azione, il nostro Luigi De Gregorio citando l'assembramento dei Navigli, che scosse la città settimane or sono, ammonisce in vista della riapertura del 18 maggio, ormai solo domani, sui rischi di eccessivo libertinaggio rispetto alle norme anti-Covid-19.

Il nemico numero 1, il Coronavirus, è stato finora frenato, contenuto, ma non annullato. Le cause sono tante, ma certamente, tra le più importanti, vi è: il fuoco amico degli imbecilli.

Quest’ultimi sono tantissimi, ma “mimetizzati” in tante altre categorie: gli stupidi, gli scettici, i superficiali, gli arroganti, i menefreghisti, gli individualisti, gli egoisti, gli apatici, gli ambigui, gli sbruffoni. Insomma gli imbecilli sono un vero e proprio esercito, si nascondono in molte tipologie del genere umano e quindi è difficile combatterli sia per la loro numerosità siaper il loro camuffamento.

Infatti, come già scrissi, lo stesso generale De Gaulle, a chi gli prospettava un programma per eliminare tutti gli imbecilli, rispose “E’ un piano troppo ambizioso” Un’affermazione la cui forza viene incrementata dal motto popolare la madre degli imbecilli è sempre incinta.

Purtroppo, ognuno di noi, non tutti i giorni, ma quasi, si ritrova a trattare con qualche imbecille. Per correttezza, bisogna dire che il danno che ne riceve, in genere, non è grave: una discussione inutile, una piccola perdita di tempo, un arrabbiatura imprevista.

E proprio quest’ultima constatazione, cioè che i danni ricevuti singolarmente da un imbecille non sono gravi, fa si che la loro categoria di appartenenza non è presa in seria considerazione dalla società, è trascurata. E soprattutto non è ritenuta pericolosa.

Insomma gli imbecilli, come categoria, quasi non esistono. Anzi sembrano clandestini ed innocui. E quando diciamo “ma quest’imbecille doveva capitare proprio a me” intendiamo che ho avuto sfortuna nell’impattarne proprio uno (sul lavoro, nel traffico stradale, allo sportello di un pubblico ufficio) e che in quella giornata sono stato proprio sfigato.

Ma ecco il grande evento, il Coronavirus, in cui emergono in tantissimi anche se singolarmente e sparsi a caso.

Ebbene, al tempo di Corona virus, codesti cosa fanno? Non rispettano le regole dei decreti governativi, come si è visto in tanti casi riportati da Termoli online e, come è successo, a livello nazionale ad esempio nella movida ai Navigli di Milano.

Ma se prima del Covid 19 producevano piccoli danni, adesso, fino a quando il viruskiller non verrà sconfitto definitivamente, essi sono indirettamente generatori di sofferenza e di tragedia. E nella fase 2 tutti insieme svolgerebbero inconsapevoli il ruolo di sviluppatori di un possibile riflusso del virus (anche se ci auguriamo il contrario).

Certo è che per tornare alla vita normale, quella prima del Virus, occorre abbattere il killer invisibile con le armi giuste ed in primis mediante la creazione del vaccino. Ma nel frattempo bisogna assolutamente abbattere il fuoco amico, quello degli imbecilli

E come? Identificandoli (tutti coloro che non rispettano le regole del distanziamento fisico, mascherina, guanti) e assegnando loro una medaglia di riconoscimento da appuntare sul petto con la scritta “imbecille”.

Ed obbligarli ad un corteo giornaliero che percorra le vie cittadine ed in esso sventolino le bandiere con lo slogan adeguato “imbecile pride” (con una elle in meno l’imbecille diventa internazionale).

Infine. Domani (giorno della riapertura) cosa succederà?

Leggendo le ultime regole (quelle comunicate giovedì 14 maggio) in particolare quelle riguardanti il soggiorno in spiaggia nelle prossime vacanze mi sovviene una certezza. Gli imbecilli aumenteranno. Ma bisogna fare una distinzione tra quelli sopra descritti naif, nati così, sempre stati così e che vanno combattuti per la nostra salvezza. E quelli che lo sono diventati dopo aver letto le regole di come comportarsi in spiaggia.

Conclusione (con desiderio inattuabile).

Questo Covid, oltre alla tragedia sanitaria ed economica, ha rotto proprio le scatole. Ma ho tanta voglia di mare. Quasi, quasi prendo una barca vado al largo e ritorno di sera tardi. A spiaggia deserta. Senza regole.

Luigi De Gregorio

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione