Scuole e trasporti locali, erogazioni a cascata per Regioni, Province e Comuni

L'osservatorio lun 25 maggio 2020
Attualità di Claudio de Luca
2min
Scuole e trasporti locali, erogazioni a cascata per Regioni, Province e Comuni ©Termolionline.it
Scuole e trasporti locali, erogazioni a cascata per Regioni, Province e Comuni ©Termolionline.it

TERMOLI. Nei giorni scorsi Termolionline ha fornito ai suoi lettori qualche anticipazione. In realtà la Conferenza unificata è andata ben oltre, ed ha lasciato piovere quasi due miliardi di euro di contributi sbloccati sugli enti locali. Nella sostanza il decreto Mit ha previsto l'erogazione (dal 2018 al 2033) di 380 milioni da destinare all'acquisto di autobus del trasporto pubblico locale e regionale.

I fondi possono essere trasferiti anche ai piccoli Comuni mentre alle Province andranno competenze di diversa taratura quali quelle per la manutenzione della rete viaria e delle scuole superiori. Agli enti locali minori vanno, invece, i 160 milioni della legge Realacci per fronteggiare l'emergenza economica e sanitaria causata dal Covid 19. Dal canto loro, le Province e le Città metropolitane incasseranno 1,3 miliardi di euro per strade e scuole di cui 455 per programmi straordinari di manutenzione della rete viaria e 855 per gli investimenti nelle Scuole superiori. Entro giugno verrà erogato il 50% delle risorse in acconto, e, segnatamente: 855 milioni per investimenti nelle scuole superiori. Per l’acquisto di nuovi bus si tratta di risorse immediatamente disponibili per 170 milioni da utilizzare entro il 2021 e di altri 130 da spendere entro il 2025.

Il decreto stabilisce una riserva pari alla quota del 5% delle risorse complessive per le Regioni cosiddette «a domanda debole» (Basilicata, Molise e Sardegna). Gli enti sovraordinati non dovranno stipulare alcuna convenzione con il Mit e potranno procedere all'acquisto dei bus di cui hanno necessità senza obbligo di cofinanziamento, scegliendo la tipologia di alimentazione che riterranno più opportuna, fatto salvo che si tratti di mezzi con emissione nei gas di scarico di classe più recente. Le spese potranno riguardare anche l'allestimento di protezioni e di predisposizioni utili a contrastare l'epidemia Covid 19. Inoltre, i nuovi bus consentiranno alle aziende di poter rispettare i criteri di sicurezza adottati.

L'Anci festeggia pure lo sblocco dei 160 milioni attribuiti ai Comuni dalla legge Realacci. L'annuncio dell'ok in Conferenza Stato-Città è arrivato dal Presidente Antonio Decaro e dal vice-Presidente vicario Roberto Pella. «Gli amministratori comunali hanno necessità di sostegno per far fronte all'emergenza che si è abbattuta su di loro. In effetti, con il ‘lockdown’, le entrate hanno subito una contrazione importante che obbliga all’immediatezza delle misure finanziarie ed alla loro spendibilità con ‘itinera’ veloci». Tra l’altro ai piccoli Comuni andranno 42 milioni per il rafforzamento della capacità amministrativa. Le risorse potranno essere utilizzate: 1) per potenziare la qualità dei servizi rivolti a cittadini ed imprese,
attraverso la riorganizzazione in chiave digitale; 2) per la gestione del personale e l’organizzazione delle strutture amministrative, con ‘focus’ sulle materie del bilancio, della contabilità, della gestione del personale e della riscossione dei tributi anche attraverso l'utilizzo di nuove piattaforme digitali; 3) per il potenziamento dello ‘smart- working’; 4) per lo sviluppo delle competenze, dei modelli e dei ‘format’ per gli acquisti e gli appalti pubblici; 5) per lo sviluppo di modelli di gestione delle politiche territoriali per il miglioramento dell'efficienza organizzativa e dei processi amministrativi.

A seguito della periodica valutazione di ammissibilità delle domande di partecipazione inviate, i Comuni potranno accedere alla seconda fase dell'iniziativa, che prevede il supporto nella progettazione del proprio Piano di intervento a partire dai fabbisogni espressi e dai conseguenti ambiti di attività previsti che verranno realizzate da uno o più centri (di competenza nazionale) individuati. Saranno questi ultimi a provvedere alla rendicontazione al Dipartimento della Funzione pubblica delle attività realizzate che dovranno terminare entro e non oltre il 30 giugno 2023.

Claudio de Luca

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