Noleggiatori in ginocchio, «Anche la nostra categoria necessita di contributi a fondo perduto»

L'emergenza Coronavirus lun 25 maggio 2020
Attualità di Annamaria Ricci
6min
Gennaro Lametta ©FederNoleggio
Gennaro Lametta ©FederNoleggio

CAMPOBASSO. L’emergenza sanitaria tuttora in atto ha creato gravi difficoltà economiche in tutto il Paese. E se per alcune attività commerciali ed imprenditoriali la ripresa sarà più veloce, per tutte le attività che ruotano intorno al comparto del turismo sembra, al momento, non scorgersi alcuno spiraglio.

E mentre il Governo Conte stabilisce misure atte a favorire alcuni dei soggetti cardine del comparto turismo, tra i quali le strutture alberghiere e ricettive, nulla finora è stato previsto per le aziende di noleggio bus, vetture e natanti con conducente.

Lo sa bene il coordinatore interregionale Federnoleggio Campania-Molise, Gennaro Lametta, da poco anche Vicepresidente nazionale dell’organizzazione.

Al momento solo alcune Regioni hanno fornito un aiuto concreto al comparto. La Campania ha esteso il contributo di 2mila euro anche a quelle aziende degli esercenti il noleggio con conducente bus e vetture che, non sono state sospese nel periodo del lockdown ma, di fatto, sono state bloccate per mancanza di utenza.

La richiesta è verso tutti i presidenti delle Regioni ad allinearsi alle scelte dei loro colleghi.

Anche con il Governatore Toma, così come è già avvenuto con il presidente campano De Luca, Lametta, ha intenzione di aprire ad un dialogo costruttivo al fine di giungere ad una soluzione che possa, in qualche modo, sollevare la categoria degli NCC da sicuro fallimento.

Gennaro Lametta, inoltre, ha comunicato al Presidente del Consiglio Conte, al Ministro dei Trasporti De Micheli, al Ministro del Turismo Franceschini, a tutti i Presidenti di Regione e ai questori e ai Prefetti, di aver organizzato di concerto con altre sigle sindacali di categoria, una manifestazione nazionale per il 3 giugno in tutte le città capoluogo di regione, proprio a tutela delle ragioni della categoria rappresentata.

“L’emergenza sanitaria pandemica denominata Covid-19 ha, per limitare il rischio di contagio, dovuto far adottare alle autorità nazionali, misure drastiche sulla limitazione della circolazione delle persone. Tale circostanza”, spiega Gennaro Lametta, “ha prodotto immediatamente la totale cancellazione delle prenotazioni delle gite scolastiche, congressi, viaggi culturali, escursioni crocieristiche e spostamenti in genere, tuttavia le attività in oggetto non rientravano tra quelle sospese dai vari Dpcm e Dl che si sono susseguiti dall’inizio di marzo ad oggi, ma venivano lasciate aperte perché il codice Ateco 49.00 le faceva rientrare in quelle che sono considerate essenziali. In questo frangente le aziende si sono ritrovate sulla carta attive ma, di fatto, sono state fermate dalla totale mancanza di utenza”.

In un lungo comunicato inviato alle autorità competenti, Gennaro Lametta ha fornito le ulteriori motivazioni che vedono la categoria rappresentata al di fuori di qualsivoglia misura di sostegno, varata dal Governo, atta a fronteggiare la grave perdita economica subita e subenda, fornendo altresì quelle che sono le richieste più urgenti da parte dell’intera categoria.

“Le scriventi associazioni più volte hanno inviato al Governo richieste di aiuti per la grave situazione creatasi, invocando provvedimenti che avrebbero potuto in qualche modo salvare imprenditori e dipendenti dal baratro, le richieste purtroppo non hanno mai avuto un riscontro e non hanno nemmeno prodotto nessun incontro. La peculiarità di questo comparto è la totale dipendenza dai flussi turistici e, seppur rientrante nel settore trasporti, costituisce anello indispensabile ed interagente con l’industria turistica.

I Dicasteri sollecitati (Turismo e Trasporti) ed il governo stesso ignorano queste attività tenendo gli occhi puntati sui soli servizi di TPL che, se pur aventi lo stesso codice Ateco, svolgono attività completamente diverse.

Leasing, tasse, mutui, contributi spostati di qualche mese, e senza previsioni di poter ripartire e poter onorare le scadenze procrastinate. Dipendenti che finita la CIGig, a tutt’oggi non arrivata, dovranno ritornare in forza alle aziende e se il calo dell’attività sarà tale da rendere la prosecuzione dell’attività del lavoratore non solo antieconomica, ma non d’aiuto all’attività produttiva, si rientra nei casi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo in senso lato.

Nel frattempo sono stati stanziati contributi pubblici per le compagnie aree, l’acquisto dei monopattini, il finanziamento delle linee pubbliche, ma hanno completamente dimenticato il trasporto pubblico non di linea gli autobus da turismo o addirittura, nel caso degli scuolabus, hanno annullato quanto concesso solo pochi giorni prima,

Oramai è dal 4 maggio che tutte le nazioni europee, esclusa l’Italia, operano con una normativa che non prevede il distanziamento fisico. Dal punto di vista tecnico, i vettori aerei sostengono che dopo la misurazione della febbre e fatte le domande di rito all’imbarco, una volta che il passeggero è a bordo, la cabina offre un ambiente protetto: gli schienali alti offrono una barriera fisica, non ci sono posti a sedere faccia a faccia, il flusso d’aria condizionata proviene dal soffitto e va verso il pavimento e così come sta concretizzandosi per le compagnie aeree, anche i vettori bus , non attenzionati da nessun provvedimento di sostegno , chiedono l’allineamento del comparto a quelle che sono le procedure previste per gli aeromobili che comunque sono stati destinatari di corposi interventi economici a sostegno.

In questo contesto, le nostre richieste, anche alla luce dell’ultimo decreto rilancio che, ancora una volta, non interviene sul comparto trasporti turistici e sul turismo in genere, sono:

- Blocco totale dei leasing fino al 31 marzo 2021 con derubricazione degli interessi ad essi relativi

- Adeguamento del periodo di riferimento per il fondo perduto da estendersi al fatturato relativo al secondo trimestre 2019/2020 e non solo al mese di aprile visto che il comparto inizia a fatturare a maggio i servizi di marzo e aprile;

- Prevedere un intervento a favore della forza lavoro (autisti, accompagnatori ecc.) che attualmente, loro malgrado, risultano inoccupati e non rientranti nel campo di applicazione del Dpr 7 ottobre 1963 n.1525 in attuazione dell’art. 1, c. 6 della l. 230 del 1962, che, nonostante consentisse espressamente di modificare tale regolamento di attività stagionali, nonostante il mutare dei tempi, l’elenco era rimasto nel corso del tempo sostanzialmente invariato , lasciando migliaia di lavoratori , che vivono di flussi turistici, fuori dalla stagionalità e fuori dagli interventi ad essa dedicati;

- Allineamento delle misure di distanziamento agli altri paesi europei, oltre che per l’antieconomicità della procedura, per evitare di far lievitare i costi a dismisura che penalizzerebbero ulteriormente la ripresa del turismo e delle attività de quo.

- Recupero delle accise sui carburanti per il settore trasporto persone mediante autobus e vetture a noleggio con conducente – attualmente il recupero è autorizzato solo per il Tpl poiché l’Italia , nonostante l’Ue non faccia altra distinzione tra carburanti ad uso commerciale ed uso privato, ha provveduto a fare ulteriori distinzioni escludendo il trasporto turistico dalle categorie beneficiarie del beneficio.

- Lasciare inalterato l’art.4 bis dell’art.92 DL 18/2020 convertito in Legge 24 aprile 2020 n. 24 per i gestori di trasporto pubblico locale, regionale e di trasporto scolastico.

- Derubricazione di imposte e tasse anno 2020 per rediti prodotti nel biennio 2019/2020 per favorire il rilancio

- Alleggerimento del costo del lavoro con abbattimento del100% del 75% del 50% e del 25% dei contributi rispettivamente per gli anni 2020, 2021, 2022, 2023, per contratti già in essere e per nuove assunzioni affinchè si possa attuare una politica di rilancio basata anche su prezzi più vantaggiosi al consumatore finale

- Istituzione di un tavolo tecnico per la rivisitazione della L.21/92 alla luce della intervenuta sentenza della Corte Costituzionale

L’esasperazione dovuta alla mancanza di attenzione da parte del Governo ci induce, nostro malgrado, ad invocare il diritto di manifestare affinché si possa avere la giusta attenzione, evitare default e licenziamenti in massa.

dr Alle regioni chiediamo di allinearsi a Campania, Sicilia, Piemonte, che hanno emanato provvedimenti a sostegno la ns. categoria. Chiediamo ai Governatori Regionali e ai Prefetti di far risaltare al Governo Centrale tutto il ns. disappunto per questa assurda situazione di emergenza trascurata”.

La manifestazione è organizzata da Federnoleggio, Fai Trasporto Persone, Uniti per l’Italia, ACNCC, ANC, ANSTRA, FederNcc, Fincc, Fion, Bus Condiviso, Comitato Sindacale NCC Fiumicino, Emet, LLP, ABT, Aziende Venete Riunite, Consorzio Cruise Service Bus.

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