L'Arma dei Carabinieri compie 206 anni: dal 1861 al fianco dei molisani

Benemerita ven 05 giugno 2020
Attualità di La Redazione
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L'Arma dei Carabinieri compie 206 anni: dal 1861 al fianco dei molisani ©TermoliOnLine
L'Arma dei Carabinieri compie 206 anni: dal 1861 al fianco dei molisani ©TermoliOnLine

CAMPOBASSO. Oggi, venerdì 5 giugno 2020, alle ore 10.30, in Campobasso, presso la Caserma Testa ubicata in Corso Mazzini, sede del Comando Provinciale, è stato celebrato il 205° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

Alla cerimonia, limitata ai soli aspetti essenziali, ha presenziato solo il Prefetto di Campobasso Maria Guia Federico, in ragione della contingente situazione sanitaria nazionale.

L’Arma dei Carabinieri viene istituita il 13 Luglio 1814 dal Re Vittorio Emanuele I che, nella riorganizzazione del Regno di Sardegna dopo la parentesinapoleonica, decide di costituire un corpo di militari scelti “per buona condotta e saviezza”, al fine di assicurare la difesa dello Stato, la tutela della pubblica tranquillità e l’osservanza delle leggi.

I Carabinieri arrivano in Molise nel gennaio del 1861 quando l’Arma, al compimento dell’Unità d’Italia, istituisce la compagnia di Campobasso, inquadrata nella 7^ Legione di Napoli.

Da allora, l’efficienza dell’Istituzione nel territorio regionale si è sempre espressa nei diversi settori d’intervento attraverso un modello operativo imperniato sulla “prossimità” e fondato sul ruolo delle 44 Stazioni Carabinieri, che rappresentano sicuri e immediati punti di riferimento per la collettività, a tutela della libertà e della convivenza civile.

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L’organizzazione dell’Arma, significativamente capillare sul territorio e aderente alle esigenze della sicurezza della popolazione anche nelle zone meno abitate, richiama il particolare legame di identità con le comunità, soprattutto perché nella gran parte delle circostanze è l’unico presidio di polizia.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Campobasso, comandato dal Colonnello Emanuele Gaeta e posto alle dipendenze della Legione “Abruzzo e Molise”, è articolato sulle quattro Compagnie di Campobasso, Termoli, Larino e Bojano e su 44 Stazioni, oltre al posto fisso stagionale di Campitello Matese.

A Campobasso è inoltre presente la storica Scuola Allievi Carabinieri e nell’ambito della Provincia opera un poderoso e complesso mosaico di reparti speciali dell’Arma, tutti finalizzati alla prevenzione e alla repressione dei reati:

  • il Gruppo Carabinieri Forestale retto dal Colonnello Luca Brugnola che ha alle dipendenze i Nuclei NIPAAF e CITES e 14 Stazioni Carabinieri Forestale sparse sul territorio. Reparti portatori di un patrimonio di conoscenze e competenze che integra in maniera complementare e simbiotica l’attività dell’Arma territoriale, estendendo i maniera significativa il campo di intervento nei settori forestale, ambientale e agroalimentare;
  • la Sezione Anticrimine del Ragruppamento Operativo Speciale, con compiti operativi di analisi e repressione di particolari fenomeni di criminalità organizzata, eversione e terrorismo;
  • il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, con il compito di tutelare la salute dei cittadini e distintosi in modo particolare per l’apporto conferito durante l’emergenza COVID-19;
  • Il Nucleo Operativo Ecologico istituito per la vigilanza, la prevenzione e la repressione delle violazioni compiute in danno dell’ambiente;
  • il Nucleo Ispettorato del Lavoro che da sempre si occupa della regolarità e della sicurezza dei lavoratori, particolarmente impegnato nel periodo successivo al lockdownper la verifica dell’uso dei dispositivi di protezione individuale nei luoghi di lavoro nel momento del ripartenza delle imprese;

La ricorrenza del 206° annuale della fondazione dell’Istituzione costituisce anche un momento per tracciare un sintetico consuntivo dell’attività operativa svolta dall’Arma nella Provincia di Campobasso.

Nel corso del 2019, i Carabinieri hanno perseguito 3507 delitti, deferendo in stato di libertà 1119 persone e traendo in arresto 66 soggetti, di cui 31 nell’attività di contrasto alla droga, ed eseguendo 80 arresti su ordine dell’Autorità Giudiziaria.

In particolare, l’attività antidroga contempla il sequestro di oltre 75 kg di sostanza attiva, per un totale di 4541 dosi sottratte allo spaccio.

Nell’ambito dell’attività preventiva l’Arma, impiegando 56394 militari, ha effettuato 28.447 pattuglie, anche monocomponenti, procedendo al controllo di 111.870 veicoli e all’identificazione di 141.658 persone, con un aumento di oltre il 42% rispetto all’anno precedente.

Le operazioni di servizio dell’Arma sono state eterogenee e incisive. Nell’ambito dell’azione di contrasto allo spaccio delle sostanze stupefacenti, tra le tante attività compiute dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo si richiama il poderoso edificio d’indagine che si è concluso con l’operazione Piazza Pulita che ha permesso di sgominare tre diverse associazioni dedite allo spaccio. Molto importanti sono anche gli altri colpi inferti allo spaccio:

  • il sequestro di 21 panetti di hashish dal pesocomplessivo di 2100 grammi (16337dosi) e l’identificazione di due pregiudicati residenti a Bojano coinvolti nel traffico (30 Aprile 2019);
  • il sequestro di 53 grammi di sostanza stupefacente del tipo Cocaina (272 dosi) e 659 grammi di sostanza stupefacente del tipo Eroina (1702 dosi) in San Martino in Pensilis e la contestuale individuazione di due persone coinvolte nello spaccio (29 luglio 2019);
  • la scoperta di una piantagione di marijuana a Baranello, completa di serra, impianto di irrigazione ed essiccatoio, che ha condotto all’arresto del coltivatore e al sequestro di 20 piante alte fino a 2 metri, per un peso complessivo di oltre 4 chilogrammi di sostanza (26 settembre 2019);
  • l’arresto di uomo a Termoli che, mentre era ristretto agli arresti domiciliari, è stato scoperto in possesso 13 grammi di cocaina, 24 grammi di hashish, 7 grammi di eroina e 3 grammi di marijuana (19 ottobre 2019).

Molto significativa inoltre è stata l’Operazione Drug Market, portata a termine dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campobasso che ha condotto ad effettuare 3 arresti in flagranza e all’esecuzione di 11 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal GIP del Tribunale del capoluogo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica, per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

I Carabinieri sono riusciti a ricostruire i rapporti delle due famiglie principali dell’organizzazione identificandone i singoli componenti e i compiti svolti da ognuno di essi, sequestrando nel corso dell’attività circa 100 grammi di cocaina e 150 grammi di marijuana..

Anche le Compagnie di Termoli, Bojano e Larino hanno contribuito in maniera significativa alla lotta alla droga. Ma non solo. È infatti di questi giorni la chiusura dell’indagine sui maltrattamenti a scuola compiuta dalla Compagnia di Bojano e l’indagine lampo che ha portato all’arresto del pirata della strada che aveva travolto due ciclisti, dandosi poi alla fuga.

Un cenno particolare, infine, va rivolto alla meritoria opera svolta del Brigadiere Capo Matteo FRACASSO che il 20 febbraio scorso, mentre libero dal sevizio percorreva via Lombardia in compagnia della moglie, udiva invocazioni di aiuto provenire da una via adiacente. Senza esitare, il militare si dirigeva verso il luogo di provenienza delle urla e notava un uomo che percuoteva ripetutamente e violentemente al volto un’anziana signora, nel tentativo di sfilarle i pantaloni e di usarle violenza.

Il Brigadiere immediatamente cercava di bloccare l’energumeno ma questi, repentinamente, lo colpiva rabbiosamente al volto,riuscendo così a divincolarsi dalla presa del militare e facendo perdere le proprie tracce dopo aver tentato di sferrare un pugno anche alla moglie.

Il bravo militare, che riusciva a difendere la donna aggredita da più gravi conseguenze, riportava un grave trauma facciale che lo inabilitava per circa due mesi. Insieme a una pattuglia della Polizia di Stato che gli dava manforte e che rintracciava l’aggressore, riusciva anche ad arrestare il cittadino extracomunitario e ad assicurarlo alla giustizia.

Al Brigadiere giungevano le più fervide espressioni augurali di pronta guarigione e di lode da parte dei massimi vertici dell’Arma dei Carabinieri.

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