Mobilità ferroviaria, c'è già chi si preoccupa nel nuovo anno scolastico

La lettera sab 06 giugno 2020
Attualità di La Redazione
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Ferrovia Termoli-Lesina ©Termolionline.it
Ferrovia Termoli-Lesina ©Termolionline.it

TERMOLI. Ancora vicissitudini ferroviarie, quelle rappresentate da Matteo Imbriani, segretario dell’Anaps, che ha scritto a dirigenti scolastici e sindaci sull’emergenza mobilità pubblica sul territorio del basso Molise e nord della Puglia in vista del nuovo anno scolastico.

«Illustrissimi Dirigenti Scolastici delle Scuole Secondarie di secondo grado e Sindaci dei comuni del Basso Molise, l’Anaps. Associazione Nazionale Autonoma Professionisti della Scuola, ritiene necessario avanzare alcune riflessioni su quello che sta accadendo, da tempo, per la mobilità sui nostri territori ed in particolare di quella ferroviaria sulla tratta adriatica. Le politiche “a mercato” di Trenitalia su detta linea stanno penalizzando fortemente non solo la logistica quotidiana di migliaia di persone ma mettono in difficoltà le prospettive attuali e future di tutto il sistema di sviluppo dei nostri territori. Il bacino di utenza delle Scuole Secondarie di secondo grado presenti su Termoli, in particolare, è composto non solo da studenti provenienti territori del basso Molise ma in parte consistente anche da quelli del nord della Puglia. La mobilità regionale e interregionale dovrebbe essere garantita dallo Stato come servizio pubblico ma questa si sta assottigliando sempre più sino al rischio di scomparire costringendo studenti e lavoratori pendolari a ripiegare sul trasporto su gomma e addirittura privato a dispetto delle tanto decantate politiche ambientali urlate da ogni dove ma concretamente puntualmente disattese.

I disagi e le difficoltà negli spostamenti per centinaia di studenti e lavoratori stanno arrivando a livelli di criticità non più sostenibili. Il rapporto Pendolaria 2019 di Legambiente sulla situazione e gli scenari del trasporto ferroviario in Italia, volto a promuovere il rilancio del sud e delle aree urbane, se da una parte vede una crescita sul fronte tirrenico del Paese contribuendo a diminuire la drammatica situazione di inquinamento che vivono le aree urbane interessate, sul fronte adriatico, invece, stiamo assistendo a un inesorabile depauperamento dell’offerta nonostante chi, quotidianamente, per ragioni di lavoro o di studio, rappresenti la quota maggiore di spostamenti e nonostante sia sempre più in aumento il numero di persone che prendono il treno ogni giorno nel nostro Paese.

Il successo dell’Alta Velocità sembra non interessarci e nonostante l’introduzione dei Frecciargento questo ha comportato, dalle nostre parti, soltanto un incremento di costi per l’utenza senza alcun beneficio o vantaggio in tempi di percorrenza vista ancora l’inadeguatezza delle infrastrutture, per non parlare dell’annosa questione del binario unico sulla Termoli-Lesina. A questo si aggiunge la volontà da parte di Trenitalia di cancellare tutte le corse dei treni regionali, sulle nostre tratte, per sostituirle con trasporto su gomma.

Tra poco lo spostarsi nel/tra basso Molise e nord della Puglia non sarà più parte di un servizio pubblico garantito ma esclusivamente ad offerta con tempi di percorrenza assurdi. Se ad oggi spostarsi col treno da/per Termoli e Foggia i tempi di percorrenza sono di 45”, con i bus saranno di 120” e inevitabile conseguenza sarà utilizzare mezzi propri o corse di piccoli bus privati come già avviene in parte già oggi. Il Frecciabianca 8810, ad esempio, permetteva tempi di arrivo su Termoli (7:18) utili a tanti pendolari, la conversione a Frecciargento 8810ha provocato un progressivo abbandono di questa soluzione da parte dei pendolari per l’innalzamento eccessivo dei costi biglietto/abbonamento (si pensi che il costo/km dello stesso treno da Bari a Foggia è di ca. euro 1,40/Km mentre da Foggia a Termoli ca. euro 2,60/Km per abbonamento mensile).

L’Intercity 606, inoltre, consentiva con arrivo a Termoli alle 8:04, l’ingresso nelle scuole superiori dei tanti studenti del nord-foggiano seppur con un ritardo di 15 minuti comunque autorizzato dai dirigenti scolastici delle Scuole di secondo grado; ora anche questo treno è stato cancellato e dovrebbe essere reintrodotto anticipando la corsa di 20-25 minuti con arrivo a Termoli alle 7,45-50 risultando utile a tanti pendolari studenti e lavoratori. Con la presente si vuole sollecitare le S.V. a porre ulteriore attenzione alle politiche imposte ai nostri territori auspicando e/o sollecitando ulteriori tavoli tecnici con le istituzioni/aziende regionali e nazionali coinvolte. Il nuovo anno scolastico è alle porte e non tutto è perduto, volere è potere. Si richiede, altresì, l’invio a codesto sodalizio, a mezzo mail molise@anapscuola.it dei dati relativi al numero potenziale dei soggetti, studenti e/o lavoratori, pendolari interessati o potenzialmente tali, al trasporto ferroviario per comune di provenienza di vostro riferimento, in modo da darne immediata comunicazione ai vertici di Trenitalia e ai dirigenti regionali di Molise e Puglia del comparto di riferimento».

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