«Dobbiamo stare vicini? No, per favore manteniamo le distanze»

L'osservatorio lun 29 giugno 2020
Attualità di Claudio de Luca
3min
Ieri sul Corso nazionale ©TermoliOnLine
Ieri sul Corso nazionale ©TermoliOnLine

TERMOLI. Almeno per il momento, siamo costretti a non praticare strette di mano, abbracci, baci sulle guance e ad esercitare una gestualità differente. La pandemia ci ha costretti a sperimentare traiettorie del nostro quotidiano diverse rispetto al passato nell’àmbito della convivenza, della socialità e sul lavoro: dobbiamo metterci in fila, prendere l’ascensore da soli e stare distanziati finanche all’aperto. Insomma stiamo vivendo un ripensamento epocale del rapporto spazio-individuo. A pronunciarsi in questi termini è la “prossemica”, una scienza che ha lo scopo di migliorare la convivenza tra le persone. Sembriamo essere giunti ad una metrica diversa del distanziamento; e, mentre in Norvegia uno dei sogni maggiori appare essere quello di rifugiarsi in una casetta nella foresta, senza elettricità e priva di acqua corrente, per trascorrere il tempo in solitudine, per altri c’è un concetto di ‘privacy’ da preservare in senso diverso. Non c’è da stupirsi, perché la reazione al distanziamento sociale si pone diversamente da una cultura ad un’altra.

Per esempio, per i ragazzi italiani, una pacca sulla spalla può essere letta diversamente da un cinese e da un brasiliano; così come il bacio sulle guance che si scambiano i maschi. Per fortuna, almeno per quanto ci riguarda, l’attuale mancanza di contatto fisico rappresenta una fase transitoria abbastanza breve che, però, non impedirà di rivolgerci ad una diversa cerchia di persone con cui riteniamo di potere nutrire fiducia. Insomma, di sicuro non smetteremo di abbracciare amici e conoscenti, ma avremo maggiori difficoltà a stringere la mano agli sconosciuti. I tempi ci chiedono un adattamento a nuovi schemi e l’immenso bagaglio espressivo della mimica mediterranea ne riuscirà impoverito per sempre. Ciò perché, con l’inibizione del labiale (per l’uso delle mascherine), sarà più facile ricorrere alla grammatica degli occhi, tenendo bene in conto di non generalizzare la lettura del gesto dell’altro quanto piuttosto di potenziare il canale verbale. Dunque niente baci ed abbracci e manco strette di mano. Ciò posto, come comportarci? C’è chi ricorre all’”elbow bump” per offrire un segno di accoglienza, procedendo senza alzare il gomito. Altri si salutano toccandosi piede contro piede; un gesto che – sempre in inglese - si chiama “Wuhan shake”. Poi c’è un’altra tipologia di saluto (il “bao quan li”). Rubato alle arti marziali, altro non è che un pugno contro una mano aperta. Il tutto praticato con un inchino.

Insomma, nell'estate, alle prese con le regole anti-Covid, gli Italiani rimèditano su abitudini e posti. Puntano a case in affitto piuttosto che al solito hotel, attrezzano le seconde case con angoli-relax e piscina, prevedendo di non andare ogni giorno in spiaggia dove le cose si sono complicate per l’obbligo del distanziamento sociale; e ritengono che, in acqua, un materassino possa consentire di rilassarsi senza dover vivere il bagno con l'ansia
dell'assembramento. Vincono poi le località e le strutture in cui il distanziamento sociale e le regole di sanificazione sembrano maggiori, come in campeggio, in camper o nelle case dotate di giardino, e vasche per fare il bagno.

Secondo un’analisi, nei primi 15 giorni di maggio, la ricerca di piscine per bambini da esterno lievitata e le più vendute (e desiderate) su Amazon sono quelle a due vasche, collegate da uno scivolo gonfiabile, dotate di palline per il gioco per i più piccini, oltre ai nuovi tappetini che spruzzano acqua per rinfrescare i più grandi mentre giocano all’aria aperta. La febbre da piscina gonfiabile contagia anche gli adulti. Negli Stati Uniti spopolano i modelli di ‘Minnidip’, piscine di ‘design’ (in formato- mini), curiose ed ironiche come quella a forma di dentiera o scozzese, pensate per il divertimento nel proprio ‘blackyard’ durante la quarantena.

A ruba anche i materassini con cui giocare in piscina o al mare. Pare che sia una buona strategia per garantirsi una minima distanza e starsene in pace a fare il bagno senza affollamento. I modelli con cima ed àncora, da calare sul fondo e garantirsi il relax, sono i più ricercati e vanno per la maggiore anche i modelli- sofà che si gonfiano senza pompa e che, piegati, stanno in una borsetta. Nella collezione ‘Kasanova Summer 2020’ la vacanza (a debite distanze) punta sugli accessori per la vita all’aria aperta: piscinette e spiaggine, gonfiabili che vanno da colorati porta-bevande galleggianti all’idromassaggio, materassini, poltroncine, giochi, salvagenti, isole, palle-extralarge.

Claudio de Luca

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