«Comune, chiesa e serbatoio più a rischio dopo il sisma di ieri, basta prese in giro»

Lo sfogo mar 30 giugno 2020
Attualità di La Redazione
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Calcinacci caduti alla chiesa di San Giorgio Martire ©TermoliOnLine
Calcinacci caduti alla chiesa di San Giorgio Martire ©TermoliOnLine

MONTECILFONE. Dopo la scossa di terremoto da 3,5 del tardo pomeriggio di ieri, a Montecilfone il sindaco Giorgio Manes ha subito radunato i tecnici e compiuto dei sopralluoghi assieme alle forze dell’ordine. Calcinacci sono caduti nella chiesa di San Giorgio Martire, ancora chiusa al culto. Nelle prossime ore proseguiranno le ispezioni, anche sul viadotto del Liscione. «Dopo la scossa di terremoto di di magnitudo 3.5 con epicentro proprio Montecilfone, la macchina amministrativa si è subito attivata per far partire le prime verifiche. Abbiamo riscontrato dei peggioramenti della situazione venutasi a creare nell'ormai lontano 2018.

La chiesa di San Giorgio Martire, il serbatoio e la vecchia struttura comunale. Avrei voluto restare in silenzio, perché non c'è più nulla da aggiungere. La ricostruzione pesante deve ripartire. Basta promesse, basta si inconcludenti, basta prese per i fondelli. A nome di tutti i cittadini di Montecilfone e di tutte le comunità terremotate, esigo che venga nominato il Commissario. E' vergognoso ed inaccettabile una situazione del genere a distanza di due anni dal sisma. Anche noi siamo Italia, anche noi abbiamo gli stessi diritti di tutti i terremotati. Lo ripeterò fino allo sfinimento, Montecilfone e tutti i comuni terremotati sono in attesa da ben due anni di una benedetta nomina. Ora basta!»

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