La ministra Lucia Azzolina in Molise: «Si torna in classe dal 14 settembre»

Si riparte gio 02 luglio 2020

Campobasso La Azzolina annuncia il ritorno in classe dal 14 settembre e la necessità di reperire aule abbastanza grandi da garantire il distanziamento sociale degli studenti

Attualità di La Redazione
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Il ministro Azzolina a Campobasso ©TermoliOnLine
Il ministro Azzolina a Campobasso ©TermoliOnLine
L'intervista alla Ministra Lucia Azzolina in Molise

CAMPOBASSO. «La scuola riaprirà e gli studenti torneranno in classe a partire dal 14 settembre»: è quanto detto dalla ministra dell’istruzione Lucia Azzolina che, ospite a Campobasso nella mattinata odierna per partecipare al tavolo tecnico, ha voluto rassicurare la stampa su quanto accadrà con l’inizio del nuovo anno scolastico. La dichiarazione mette dunque a tacere ogni dubbio circa la questione della DaD (didattica a distanza), strumento utilizzato fino a qualche settimana fa per sopperire all’emergenza sanitaria da Covid-19 e che, a partire da settembre, potrà essere utilizzato dove ritenuto necessario: «Nelle linee guide è scritto che la didattica digitale è una forma completare – ha detto Azzolina – Da usare solo ed esclusivamente nelle scuole secondarie di secondo grado, nella massima autonomia delle scuole e del territorio. Se decideranno di utilizzarla, potranno farlo».

Se da un lato il ritorno tra i banchi di scuola pone le basi per il ripristino di una normalità post pandemia, dall’altro sono ancora tanti gli interrogativi e le paure dei genitori circa l’eventualità di contagio. Questo a causa del distanziamento sociale che, nelle aule molisane, non è mai stato testato e, in alcuni casi, è anche difficile da mettere in atto. Per la Ministra, tuttavia, l’ipotesi distanziamento «sarà possibile anche in Molise». Come? Valutando gli spazi disponibili ed il numero di alunni iscritti nelle classi degli istituti.

Per permettere una maggiore sicurezza e ridurre il rischio di contagio a zero, la ministra ha valutato l’ipotesi di utilizzare altri spazi, adibiti a classi, per ospitare le lezioni: «Laddove ci siano edifici dismessi e, con gli enti locali, si riusciranno a mettere a posto, utilizzeremo anche quelli, altrimenti si cercheranno altri spazi, come archivi, biblioteche o musei, indicati nelle linee guida. Bisognerà utilizzare tutti gli spazi disponibili. In Molise c’è una situazione confortante e credo non ci saranno problemi».

Reperire nuovi spazi, in Molise, resta tuttavia difficile: molti edifici sono tutt’oggi inagibili a causa del terremoto e quelli ancora aperti non hanno aule attrezzate ad ospitare gli studenti nel rispetto del distanziamento sociale. Questo a causa, soprattutto, dell’esigua grandezza delle stanze e del numero di studenti che frequentano gli istituti scolastici, questione che non sembra spaventare la Azzolina: «Non abbiamo classi pollaio in Molise ed useremo anche il cruscotto informativo».

Un’altra necessità urgente è la carenza di personale nelle scuole, ma anche su questo la ministra ha assicurato tutti annunciando un maxi concorso per reperire 80mila docenti. Nel frattempo, però, si procederà con i supplenti. Prima di andar via, Azzolina risponde al quesito sui trasporti con una risposta che lascia spazio ai dubbi: «Dei trasporti ne abbiamo parlato, siamo sulla buona strada. Sono felice di essere stata qui, c’è un clima di collaborazione. Riporteremo studenti a scuola a settembre, grazie ad un lavoro di squadra che la politica, senza colore politico, ha messo in campo».

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