Quelle stagioni magiche al Panfilo con Gianni Casolino e Lino Albano

Memories gio 06 agosto 2020
Attualità di Michele Trombetta
1min
Lino Albano e Gianni Casolino ©Termolionline.it
Lino Albano e Gianni Casolino ©Termolionline.it

TERMOLI. Quando la storia ci racconta di Termoli e di alcuni suoi personaggi che hanno contribuito ad offrire una immagine della nostra città che ancora oggi quando viene ricordata crea momenti di forte nostalgia e che oggi pur avendo tutto a disposizione, ti fa sempre avere la sensazione di non appagamento, insomma che alla fine ti manca sempre qualcosa come diceva qualcuno quel certo non so che, questo spaccato di vita giovanile nelle estati calde e bollenti di una Termoli allora sì con vocazione turistica spiccata, raccontataci parlando di due giovanotti come Lino Albano purtroppo scomparso giovane e di Gianni Casolino, che ci ha fatto l’amico Antonio D'Ambrosio uomo stimato artista autore di libri e fotografie, ma anche apprezzato uomo politico della vecchia guardia molto reale ed eloquente che a tratti ci commuove anche: ”Lino è sempre stato adorabile per bontà e beltà! Aveva un cuore grande pari alla sua forza fisica! Negli anni sessanta,allora ragazzini, quando a Termoli venivano i turisti stranieri (Tedeschi/e Francesi e Milanesi) per noi era una pacchia. In particolare con i Tedeschi.

Si fermavano quasi tutti al Panfilo, allora stabilimento balneare di gran moda.

In questo luogo ameno che Lino dava il meglio di se stesso per noi amici. I Tedeschi erano sempre pronti a misurarsi con la forza, sapendolo, noi organizzavamo incontri a braccio di ferro con Lino. Nonostantequesti turisti erano dei giovanottoni, Lino non aveva nessuna difficoltà a vincerli. Il premio? Birra per tutti noi! Solo qualche decennio dopo abbiamo rivisto queste scene che si svolgevano al Panfilo nei film: gli attori erano Bud Spencer e Terence Hill!Una gioventù sprecata la nostra. Gianni poteva essere Terence e Lino Bud! Peccato che nessuno dei Corbucci o altri registipassarono mai da queste parti. La foto l’ho fatta nel 1972. Quell’anno feci un reportage a lui e a Termoli, seguita da una piccola mostra tra amici a Bologna”.

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