Assemblea sulla sanità pubblica: tra le strategie il rafforzamento dei servizi territoriali

Il futuro della salute sab 08 agosto 2020
Attualità di La Redazione
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Assemblea sulla sanità pubblica in Molise ©TermoliOnLine
Assemblea sulla sanità pubblica in Molise ©TermoliOnLine

TERMOLI. La sanità molisana ed il suo futuro sono stati gli argomenti cardine della conferenza stampa proposta dalla rivista “La Fonte” insieme alla Diocesi di Termoli-Larino ed alle chiese battiste ed a cui hanno partecipato il Vescovo Mons. Gianfranco De Luca, l'avvocato Tina De Michele, il primo cittadino di Larino Pino Puchetti, la consigliera regionale Patrizia Manzo (M5S) tenutasi questa mattina, sabato 8 agosto, nell'ex seminario in Piazza Sant'Antonio e che TermoliOnLine ha seguito in diretta sul suo canale facebook e sul sito.

Intervenuti anche don Antonio Di Lalla, Giovanni Di Pilla, Famiano Crucianelli, nel ruolo di moderatore, Annarita De Notariis. In platea anche il presidente della provincia di Isernia Lorenzo Coia e l’ex Governatore Giovanni Di Stasi.

Un argomento sul quale, da diversi mesi, sia la politica che le associazioni dibattono animatamente, soprattutto in conseguenza della pandemia da Covid-19 che ha rimesso in discussione il ruolo centrale degli enti sanitari e della loro organizzazione.

«Come promotori della conferenza stampa sulla sanità molisana post covid abbiamo condiviso i tre importanti obiettivi che il governo nazionale si è dato per rafforzare il Sistema Sanitario Nazionale e vincere non solo la pandemia in atto, ma anche gli altri molteplici pericoli, potenziali o attuali, che minacciano la salute dei cittadini.

Il primo obiettivo riguarda la necessità di superare la frammentazione e i dislivelli delle prestazioni sanitarie causati dalle diverse scelte programmatiche regionali. Qui il lavoro da fare è enorme e, al tempo stesso, indifferibile. Noi lo sosterremo con forza;

Il secondo obiettivo era quello di realizzare una rete nazionale di “covid-hospital” capace di evitare la diffusione del contagio nelle strutture ospedaliere esistenti e il blocco delle prestazioni sanitarie ordinarie. Abbiamo proposto l’inserimento dell’ospedale di Larino nella rete nazionale in questione, ma pare che il governo abbia accettato proposte confliggenti con il proprio progetto originario. Se così fosse, ne saremmo profondamente dispiaciuti.

L’ultimo obiettivo, ma non per importanza, è quello di rafforzare i servizi socio-sanitari territoriali. A questo tema è dedicata la conferenza stampa odierna.

Alcuni dati di partenza ci aiutano a capire la portata del problema che abbiamo di fronte:

- l’Italia dedica alla spesa sanitaria il 6,5% del PIL. La Germania e la Francia spendono il 9,5%;

- in Italia la spesa per la medicina territoriale è pari all’1,2% del Pil. In Germania è al 2,9%;

Se è vero che la prevenzione, il mantenimento della salute e la riabilitazione si fanno sul territorio, risulta evidente che la priorità per l’Italia è quella di raddoppiare subito la risorse destinate alla sanità territoriale e riorganizzare i servizi ospedalieri.

Il raddoppio delle risorse per la sanità territoriale è particolarmente urgente per il Molise che ha una popolazione di 300mila abitanti, distribuita su 136 comuni. È una condizione che crea molti disagi alla popolazione, ma che può risultare ottimale per sperimentare un progetto pilota da offrire all’intero Paese.

Nella elaborazione del suo progetto di sanità territoriale il Molise deve considerare la qualità dell’aria, dell’acqua, del cibo e dell’ambiente come indicatori preziosi della salute psicofisica dei suoi cittadini.

La conferenza stampa vuole essere soprattutto un appello ai sindaci molisani a esercitare pienamente il loro ruolo di responsabili della condizione di salute della popolazione nei territori di competenza e a battersi per un nuovo sistema di servizi socio-sanitari territoriali.

Il momento per farlo è adesso perché ora sono disponibili fondi europei per la sanità e per il Green Deal. Un progetto regionale, sostenuto dai sindaci e dai cittadini, potrebbe far convergere fondi di diversa natura su obiettivi complementari e dare al Molise un profilo sostenibile e attraente.

In questa prospettiva la salute dei cittadini, la qualità dell’ambiente e le prospettive socio-economiche della nostra regione possono e devono essere curate con interventi convergenti.

I sindaci possono interpretare al meglio questa esigenza e trasformarla, insieme ai cittadini, in un concreto progetto di futuro».

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