E chiamiamola estate, ma l'anno prossimo ridateci quella di sempre: sole, mare e libertà

Storia & Amarcord dom 09 agosto 2020
Attualità di Luigi De Gregorio
3min
E chiamiamola estate, ma l'anno prossima ridateci quella di sempre: sole, mare e libertà ©Termolionline.it
E chiamiamola estate, ma l'anno prossima ridateci quella di sempre: sole, mare e libertà ©Termolionline.it

TERMOLI. Il testo della canzone di Bruno Martino dice “E la chiamano estate … quest’estate senza te”. E non fa riferimento ad un anno specifico perché il nocciolo è chel’innamorato è senza la sua amata. E la tristezza e la disperazione non conoscono il calendario.

Invece noi ci riferiamo a quest’estate ben precisa 2020. E scriviamolo a grandi lettere Estate 2020. Ad essa di primo acchito ci verrebbe voglia di indirizzare varie parolacce, tra le quali c’è quella che subito lascia immaginare un odore sgradevole, appunto.

Ma prendiamoci qualche attimo di riflessione e subito dopo dobbiamo ammettere che quest’estate 2020 che non piace proprio a nessuno, non ha alcuna colpa. Essa è figlia del periodo precedente (e come è noto la colpa dei padri non può ricadere sui figli) E soprattutto è figlia di quell’accidenti di Coronavirus alias Covid 19.

Nel primo periodo, quello del lockdown, nonostante la penitenza di stare chiusi in casa e la limitazione ad uscite auto-certficate, ad un certo punto si cominciò a dire che, a livello individuale, c’era persino qualche vantaggio: più tempo per riflettere, per leggere, per stare tutti insieme in famiglia, per riscoprire i giochi di gruppo, per tuffarsi in smart-working. Insomma un elenco di cose che potevamo fare anche prima della prigionia. E che sono state presentate, con il puzzo della presa per i fondelli e con l’obiettivo (forse raggiunto) di ribaltare l’ovvio pensiero: quando mai le cose imposte sono gradite.

Ma Il problema vero era ed è il blocco totale e parziale di alcunilavori e dei relativi guadagni. Ci sono stati i decreti governativi di aiuto a quelli che hanno avuto da Coronavirus il danno economico, il peggiore dopo quello della salute. Ma la burocrazia ha frenato gli aiuti, nel suo tipico ruolo di ritardare qualsiasi cosa ( da un certificato allo sviluppo economico del Paese).D’altronde solo gli illusi ever green potevano attendersi che la burocrazia da sempre (almeno in Italia) coniugata di fatto con l’inefficienza diventasse altamente produttiva. Come se un alunno posizionato da 3- 4 anni tra gli ultimi posti in una graduatoria di rendimento scolastico passasse improvvisamente ad essere il primo della classe.

In ogni caso siamo passati dalla fase 1 ( lockdown) alla fase 2, a cui non è stato dato un nome specifico. La si potrebbe chiamare libertà condizionata, ma ha il sapore punitivo per i cittadini. O si dovrebbe ricorrere ad un nome inglese che ha lo stessa funzione del dolcificante per il caffè. Insomma fare come fecero furbescamente per Berlusconi che mi comportò l’onere di spiegare a mia madre cosa fosse una escort.

E così tra decretied limitazioni ci troviamo in questa strana estate. C’è il mare, c’e’ il sole, c’è la sabbia dorata di Termoli. E potremmo dire che la terna essenziale c’è. Poi ci sono i ristoranti aperti, i bar aperti e le gelaterie aperte.

Ma, ma, ma tutti dovrebbero osservare

Distanziamenti tra ombrelloni

Distanziamenti sotto l’ombrellone

Distanziamenti in mare

Ci sono lemascherine

-da utilizzarecome protesi

-che non permettono di riconoscere unparente

-che a voltetolgono il respiro

-chefanno comprendere il sacrificio delle donne con lo chador

Ci sono le nuove opzioni del nutrirsi

-mangio a casa

-mangio prodotti da asporto

-mangio al ristorante con tutte le limitazioni in vigore

C’è la movida ad ostacoli

-fino ad una certa ora

-prelevando al bar il mio bicchiere di birra ed andare a berlo….

-senza aggregazione tra amici (cioè come prendere il brodo con la forchetta)

Se quanto sopra è la vita che Coronavirus ci offre, al fine di vedere la sua morte attraverso una congiura planetaria, ho seguito tutte le istruzioni date dalle Autorità (mascherina, guanti distanziamento etc…) ed ho dato un contributo economico utilizzando quel numero chiamato IBAN che, ogni volta che si presenta in tv, umilia la mia capacità di memoria.

Ma tutto ciò passi pure una volta, però per piacere per il 2021 ridateci l’Estate di sempre: sole mare e libertà.

Luigi De Gregorio

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