La lotta per il “Vietri” di ieri vista con gli occhi di oggi

L'osservatorio gio 13 agosto 2020

Larino Gli iscritti al Pd contestano il segretario del Circolo

Attualità di Claudio de Luca
3min
L'ospedale Vietri ©TermoliOnLine
L'ospedale Vietri ©TermoliOnLine

LARINO. La lotta per il “Vietri” di ieri vista con gli occhi di oggi. Gli iscritti al Pd contestano il segretario del Circolo. Cerchiamo di capire, ricordando i precedenti. A fine luglio del 2017 i ‘social’ regalarono ai Larinesi un’autentica chicca a causa del “contrasto” accesosi tra il Segretario del Circolo Pd Puntillo ed il suo omologo regionale di “Sinistra italiana” Notarangelo. Parve di assistere ad una recita degna del “San Carlino”, il famoso teatrino dei pupi della ‘chanson de geste’: i protagonisti si esibirono esternando una vitalità libera e prorompente, riuscendo a spiazzare e provocando sconcerto. "Chi avrebbe dovuto proteggere questo immenso patrimonio di storia e di servizi di qualità, se non il sindaco della Città?

Seppure l’abbia fatto, il risultato è stato un fallimento, visto che Larino ha perduto un ospedale, vedendone lentamente declassare la qualità, senza riuscire ad ottenere una solida alternativa sanitaria ed economica. E dire che il 'Vietri' di qualità, ne aveva sempre avuta. Il Laboratorio-analisi, seppure ridimensionato, era all’altezza; e, fino a pochissimi anni fa, era stato uno dei pochi certificati in Italia. L’Oculistica aveva raggiunto valori nazionali. Il Centro Iperbarico è, ancora oggi, un punto di riferimento per tutto il Centro Italia. E tutto ciò, con tanto altro ancora, ha operato per anni, contemporaneamente, in un piccolo ospedale per acuti di provincia".

Diceva tutto questo il dott. Puntillo che, poi, non poté evitare di confessare:"Ho votato per Notarangelo Sindaco”. L’allora primo cittadino, che ultimamente ha ripreso a vellicare il colto e l’ìnclita con le sue ‘difese’ del “Vietri”, allora diventò un toro. Diede del “Gasperino” al vecchio compagno di cordata, il nome del povero carbonaio, sosia del marchese del Grillo, chiamato a sostituire il nobile Onofrio a Palazzo per gabbare l’intera famiglia:"Il dott. Alfredo Puntillo, cittadino larinese, sonnecchiante medico nell'Ospedale ‘Vietri’, silente da quasi un decennio sulle questioni della Sanità locale, finalmente ‘s'è svejato!Ma si è ritrovato ad agire in un mondo che non conosce, finendo col suscitare il sorriso. Il Segretario mostra di ignorare tutti i Consigli comunali (monotematici) sulla Sanità locale".

La lancia era in resta e, da primo cittadino di Palazzo ducale, disse:"Per salvare l'ospedale frentano cittadini ed eletti hanno formulato richieste, istanze e proposte alla Regione. Invece Puntillo manco sa dei ricorsi che abbiamo vinto al Tar del Molise ed in Consiglio di Stato; non conosce gli esposti in Procura contro la chiusura del Pronto soccorso, la mancata riapertura dell'Iperbarica e l'inosservanza delle sentenze amministrative. Dimentica i ‘sit-in’ davanti al ‘Vietri’ con gli amministratori, col Comitato e coi cittadini del territorio a protestare. E’ stato sempre assente ad ogni incontro pubblico od a manifestazioni di piazza; eppure era componente di un partito politico di cui oggi è segretario locale. Perciò lo invito - visto che quand'era comunista difendeva la Sanità pubblica - a fare qualcosa di utile per l'ospedale anziché addossare le colpe dell'attuale situazione al Sindaco ed al suo Esecutivo che, voglio ricordargli, ha fra gli eletti ben 3 consiglieri Pd di cui uno con delega alla Sanità”. Insomma uno "scontro" degno di un Jacopone da Todi. Chi legge oggi potrà valutare le eventuali ragioni dell'uno o quelle dell'altro. Ma mai avremmo immaginato che, da quel tavolato, degno del palcoscenico del "San Carlino", potesse essere ammannita una discussione tanto corriva, peraltro proveniente da esponenti della stessa sponda.

A noi è parso di vederci lanciati - assieme agli attori - sulla superficie di uno specchio dove "De nobis fabula narratur", senza la possibilità di attingere ad un tonico che avrebbe potuto lenire tutti i problemi (soprattutto economici e di salute) con cui la Città ha a che fare dopo la perdita dell’ospedale. Ma una cosa è certa: se è vero tutto ciò che l’ex-Sindaco ha rivendicato, non può manco darsi torto al Segretario del Pd che, in definitiva, ha sottolineato una verità incontestabile:"Seppure tu avessi fatto di tutto per il vantaggio della Città, il risultato è stato un fallimento, visto che Larino ha perduto un presidio di salute, vedendone lentamente declassata la qualità, in uno con quella cittadina, senza riuscire ad ottenere una solida alternativa sanitaria ed economica". Ma oggi Notarangelo si ‘emenda’, direbbe Puntillo, ed ha ripreso la sua lotta a favore del “Vietri”. Un po’ tardi, ma sempre meglio che niente.

Claudio de Luca

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