Portocannone adotta il primo bilancio post dissesto, cautela e soddisfazione

In Consiglio gio 13 agosto 2020
Attualità di La Redazione
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Il municipio di Portocannone ©Termolionline
Il municipio di Portocannone ©Termolionline

PORTOCANNONE. Approvato in Consiglio comunale, a Portocannone, con la sola presenza della maggioranza in aula, il bilancio di previsione, primo dopo il triennio post dissesto e penultima annualità prima del voto.

Esprime soddisfazione, ma anche cautela, il sindaco Caporicci che raggiunto telefonicamente dalla Redazione ha dichiarato : «È un bilancio che presenta molti aspetti positivi, in un ottica di messa in sicurezza dei conti e di razionalizzazione dei costi, ma questo non vuol dire che si siano risolti tutti i problemi.

Il Comune di Portocannone è tuttora in anticipazione di tesoreria (sta usando lo scoperto di conto bancario) in quanto, dopo aver tagliato le uscite, c'è ancora molta strada da fare sul versante delle entrate, con la necessaria stabilizzazione degli incassi da tributi sui quali non sono mai state fatte azioni incisive e senza le quali il bilancio Comunale non sarà mai sostenibile a lungo termine.

Inoltre vanno fatti degli approfondimenti anche sui trasferimenti statali che per il nostro Comune sono anormalmente bassi e sui quali stiamo conducendo le opportune verifiche.

Detto questo, considerando il drammatico punto di partenza rappresentato dal dissesto dei conti comunali , di cui a tutt'oggi non a tutta la popolazione è ancora ben chiara l'entità e la gravità, possiamo ritenerci soddisfatti del lavoro fatto e concentrarci sulla realizzazione delle non poche opere pubbliche che con grande impegno siamo riusciti a programmare».

LA RELAZIONE

E’ stato approvato due giorni fa il documento che segna la vita dell’ente e della relativa comunità, sia nell’esercizio in corso, che nella prospettiva triennale 2020-2022. Il bilancio di previsione assolve contemporaneamente le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, economico-finanziario ed informativo, esso infatti deve esprimere con chiarezza e precisione il fabbisogno finanziario dell’Ente e la sostenibilità dello stesso, soprattutto in un ente in difficoltà finanziarie, così comeper il Comune di Portocannone che ha dichiarato il dissesto finanziario ai sensi dell’art. 244 del TUEL con deliberazione del Consiglio Comunale n. 3 del 30 marzo 2017.

A scanso di equivoci è bene precisare che il dissesto finanziario non è unascelta a disposizione degli Amministratori locali ma è un atto dovuto quando per un ente, come nel caso di Portocannone, il debito certificato non è più sopportabile coni normali mezzi e procedure messe a disposizione dalla normativa in materia. Nel caso specifico il debito certificato era pari ad €. 5.330.000.000, che per un Comune con poco più di 2.500 abitanti non consentiva nessuna altra soluzione. Tra l’altro la presenza di debiti certi verso terzi esponevano il Comune ad azioni esecutive che solo la procedura di dissesto avrebbe potuto impedire la loro applicabilità.Occorreva quindi un’operazione verità per avviare il risanamento dell’Ente, consegnando alla figura del Commissario Straordinario di Liquidazione la competenzarelativamente a fatti ed atti di gestione verificatisi entro il 31 dicembre 2016, così come dispone l’art. 252, comma 4, del T.U.E.L., e per consentire all’Ente di avviare le procedure di normalizzazione finanziaria mediante l’adozione di atti fondamentali sotto l’egida del Ministero dell’Interno, così come in effetti è avvenuto. Nel frattempo il processo di razionalizzazione della spesa continua nel bilancio di competenza 2020, con riferimento al pluriennale 2020/2022.

Ed ancora, non si può non segnalare che il bilancio di previsione 2020/22 per la parte competenza 2020 si caratterizza anche per gli interventi statali e regionali recanti misure di contrasto alla diffusione epidemiologica COVID- 19, ed in particolare per Portocannone per la sensibilità dell’Amministrazione di intervenire con prontezza per far fronte “ alle misure urgenti di solidarietà alimentare” e a quelle di “sostegno alle famiglie in difficoltà economica”, rispettivamente adottate con determinazioni n. 26 del 08.04.2020 e n. 36 del 19.05.2020, e prima di ogni altro Comune del circondario. Nel bilancio trovano anche spazio l’impegno di spesa di €. 9.000,00 necessario per garantire, in stretta collaborazione con la Direzione dell’Istituto Comprensivo di San Martino in Pensilis, la regolare ripresa dell’anno scolastico 2020/21 e per far fronte allemisure di contrasto alla diffusione epidemiologica del virus Covid-19. Il crack di un Comune dichiarato a mezzo di dissesto finanziario (necessario punto di partenza per la compiuta valutazione del presente bilancio di previsione) è un’operazione che nell’immediato produce molteplici effetti negativi che irrigidiscono l’operatività dell’ente, ma garantiscono al termine del percorso, la riduzione per legge della massa passiva(debiti da corrispondere ai creditori) valutata nell’ordine di misura del 50 con lo scopo, nel medio periodo, di traguardare il risanamento dei conti.

La gestione del dissesto, se ben condotta produce poche conseguenze sulla vita dei cittadini anche sotto l’aspetto dei servizi e della vita sociale; a distanza di tre anni dalla dichiarazione di dissesto si può senz’altro affermare che sono stati messi al messo al riparo tutti i servizi essenziali di cui godeva la comunità, (risultato che con i numeri di partenza non era affatto scontato) tant’èche nessun servizio è stato interrotto ma tutti sono stati razionalizzati in termini di spesa, evitando il superfluo e garantendo la qualità.

A ciò va aggiunto che , nonostante la critica dotazione organica dell’Ente, in questi anni sono stati programmati, cantierati e realizzati interventi per opere pubbliche, alcuni di imminente avvio,la cui misura non trova memoria nella storia amministrativa recente della nostra Comunità, (tra le opere a finanziamento diretto e quelle in project-financing parliamo di interventi per la Comunità che superano i quattro milioni di euro)tutti effettuati senza ricorrere ad indebitamento dell’Ente.


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