«Le donne non dovrebbero... perché fanno i capricci», il sessismo sulla ribalta social
GUGLIONESI. Da Montenero di Bisaccia a Guglionesi, lo scorcio settembrino della campagna elettorale prima e delle dinamiche politico-amministrative poi, hanno fatto emergere uno spaccato sessista inquietante.
Ultimi esempi quelli avvenuti dopo gli strappi consumati in Consiglio comunale, proprio a Guglionesi.
Le donne non dovrebbero governare e ricoprire ruoli importanti perché fanno i capricci. Il problema del comune di Guglionesi sono le quote rosa.
Sì, avete letto bene. Nel 2020 c’è ancora chi afferma e ribadisce questi concetti. Concetti sessisti che fanno letteralmente far un passo indietro, forse neanche nel medioevo.
C’è chi si professa, dall’alto della sua maturità, una persona che difende i più deboli, le donne ecc… ma che non ci mette un secondo a denigrare queste categorie.
E’ così nelle ultime 24 ore, si è alzato un polverone e uno scontro social tra le tante donne che, giustamente, difendono i loro diritti e questa persona che ribadisce che “le donne fanno capricci e non devono ricoprire certi ruoli”.
Se fare capricci significa schierarsi dalla parte della verità, significa andar contro i poteri forti, allora ben vengano queste donne che, a differenza di molti uomini, hanno i cosiddetti attributi.
Si parla tanto di violenza sulle donne. Della lotta contro questa piaga. Ma quando si parla di violenza verbale, che si fa? Si resta in silenzio. Le parole fanno male, rimangono dentro. Non sono pugni visibili alla vista, né lividi. Ma fanno male.
Forse dovremmo imparare a tacere e, forse, se ognuno di noi facesse il proprio lavoro senza attaccare l’altro, sarebbe un mondo perfetto.