«Comuni in ritardo nel recepire la proroga di 15 anni delle concessioni balneari»

La direttiva lun 19 ottobre 2020
Attualità di La Redazione
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La spiaggia di Termoli Nord ©Termolionline
La spiaggia di Termoli Nord ©Termolionline

TERMOLI. La vertenza balneari non trova pace. Il presidente nazionale del Sib-Fipe Confcommercio Antonio Capacchione è intervenuto all'incontro con i balneari salentini che si è tenuto a Lecce presso la sede della Confcommercio, per illustrare le iniziative che il Sindacato sta ponendo in essere al fine di superare i gravi ritardi dei comuni nel recepimento della legge nr. 145/2018 che ha differito di quindici anni la scadenza delle concessioni demaniali marittime vigenti. «È grave e ingiustificato che, a quasi due anni dal suo varo, ci siano ancora comuni in ritardo nell’emanazione dei provvedimenti amministrativi che mettano in sicurezza questo importante settore economico. È intollerabile che a quasi cento giorni dalla scadenza delle loro concessioni vi sono aziende balneari che non hanno ancora la certezza sul loro futuro.

Tutto ciò determina una ingiusta disparità di trattamento fra aziende e territori e, nel contempo, impedisce investimenti, oggi più che mai importanti, per la ripartenza economica del Paese. Il Governo, da noi sollecitato, è recentemente e nuovamente intervenuto per confermare la validità ed efficacia della legge sui quindici anni con una norma (articolo 182 secondo comma della legge nr. 77/2020) che impedisce le gare sulle aree demaniali oggetto di concessioni in essere. Spetta adesso ai Comuni procedere con gli adempimenti dovuti anche al fine di evitare azioni di responsabilità per i danni cagionati dal loro colpevole ritardo.

Continua, pertanto, l'azione sindacale del Sib per la completa messa in sicurezza giuridica ed economica di questo importante settore del turismo e dell'economia del nostro Paese». Inoltre, il presidente nazionale ha colto l'occasione del Sun di Rimini per rivendicare il ruolo e la funzione degli stabilimenti balneari italiani nell'ambito del turismo del nostro Paese. L'emergenza epidemiologica ha fatto emergere quanto sia importante il turismo per l'economia complessiva dell’Italia perché non riguarda solo le aziende direttamente impegnate per fornire i servizi turistici in senso stretto (dalla ricettività alla somministrazione; dalle agenzie di viaggio alla balneazione; ecc.) ma anche un esteso indotto (dai trasporti alle manutenzioni; dall'alimentare all'intrattenimento; ecc.).

Ecco perché la crisi del turismo riguarda un sistema economico ben più ampio delle aziende direttamente interessate. Ma quanto accaduto nelle scorse settimane ha anche inequivocabilmente dimostrato che il turismo italiano è inconcepibile senza il segmento “mare" e la balneazione attrezzata italiana. Tutte le agenzie e Istituti di rilevamento hanno accertato che la vacanza continua ad essere sinonimo di “vacanza al mare" e la scelta della domanda turistica si è indirizzata verso la balneazione attrezzata che ha costituito il modello al quale hanno persino guardato i comuni costretti a garantire adeguati livelli di sicurezza sulle cd spiagge libere. Per cui, di fronte all’importanza del settore, ancora di più sconcerta che le Istituzioni siano in ritardo nella sua messa in sicurezza giuridica ed economica.

Il Sib è impegnato a eliminare questo sbagliato e ingiusto trattamento riservato dalla politica e dalle Istituzioni nei confronti di aziende che, al contrario, meritano di essere adeguatamente salvaguardate e tutelate.

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