Pensieri diversi dopo la chiusura delle attività alle 18
TERMOLI. Come annunciato ieri, Termolionline al fianco delle categorie colpite dal mini lockdown imposto dal Governo Conte che ha obbligato gestori di tantissime attività della nostra città, come del resto del Paese, a chiudere i battenti alle 18, nel tentativo di interrompere l'ascesa del contagio da coronavirus in Italia.
Dopo le ulteriori restrizioni imposte da oggi col nuovo Dpcm del capo del Governo Giuseppe Conte, che per un mese trancia le attività di bar, ristorazione, gelateria e pasticceria in Italia, siamo scesi in campo con "Termoli in diretta", senza aggregare assembramenti, ma in live streaming dalle ore 18, direttamente da Corso Nazionale, per dare voce ai titolari delle attività di bar e ristorazione e agli addetti delle categorie colpite da quest’ultimo mini-lockdown.
Una testimonianza di vita vissuta in piena emergenza, che ha visto avvicendarsi al microfono diversi gestori e titolari, che hanno detto la loro. In altre città l'entrata in vigore delle nuove misure di contenimento ha creato disordini, tafferugli e danni, ma occorre anche vedere se tra i fautore delle violenze ci siano davvero coloro che sono stati interessati dal Dpcm, oppure è stata solo colta l'occasione al volo da parte di chi nulla c'entra con queste proteste.
Noi, da Termoli, ribadiamo di aver dato solo voce alle categorie, nel pieno rispetto delle norme e del libero pensiero. Il momento è difficile, ma occorre profondere calma e restare coesi. Variegato il pensiero di chi è intervenuto, come è possibile scorgere anche nel video che qui riproponiamo. Da chi contesta apertamente la chiusura, poiché non ritiene che questa sia utile a combattere la pandemia, specie dopo gli accorgimenti posti in essere dopo il lockdown primaverile, a chi invece vorrebbe allora chiusure totali e ristori integrali da parte dello Stato.