Contagi e privacy: «La norma vigente vieta la diffusione dei dati relativi alla salute»
PETACCIATO. Un conflitto evidente, sin dal febbraio scorso, quando esplose la pandemia anche in Italia: rispetto della privacy o necessità di conoscere l'identità dei contagiati?
Il sindaco di Petacciato, Roberto Di Pardo, preso nel mezzo come tutti gli altri primi cittadini, si trova a dover gestire ogni giorno questa diatriba, che vede specie il mondo social chiedere a gran voce di sapere chi siano i positivi.
Il primo cittadino ha così tratto spunto da un articolo de "IlSole24Ore.com", proprio per spiegare alla cittadinanza via social cosa sia possibile e cosa sia invece non ammesso allo stato attuale.
«Si può rivelare il nome del contagiato o di chi è posto in quarantena?
Il dipartimento di igiene e prevenzione è il dipartimento asrem che si occupa di risalire alla catena dei contatti. Lo stesso dipartimento determina chi deve: essere posto in quarantena, fare e in che tempistica il tampone.
Tutti potenzialmente siamo "positivi asintomatici" pertanto vi esorto al rispetto delle regole impartite dal governo:
- distanziamento
- mascherine
- lavaggio frequente delle mani.
di seguito una risposta del garante della privacy ad una precisa FAQ:
È possibile diffondere i dati identificativi delle persone positive al Covid-19 o che sono state poste in isolamento?
La disciplina vigente vieta la diffusione dei dati relativi alla salute. Tale divieto non è stato derogato dalla normativa d’urgenza sull’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Pertanto, le aziende sanitarie, le prefetture, i comuni e qualsiasi altro soggetto pubblico o privato non possono diffondere, attraverso siti web o altri canali, i nominativi dei casi accertati di Covid-19 o dei soggetti sottoposti alla misura dell’isolamento per finalità di contenimento della diffusione dell’epidemia o per il contrasto di fake news».