«Anche io sono stata vittima di stalking», la testimonianza di Barbara Morena

In prima persona mer 25 novembre 2020
Attualità di La Redazione
3min
Barbara Morena ©TermoliOnLine
Barbara Morena ©TermoliOnLine

GUGLIONESI. Una testimonianza diretta, non solo di caratura istituzionale, visto che ricopre il ruolo di presidente del Consiglio comunale, anche Barbara Morena è stata vittima di uno stalking, di stampo telefonico. «Come è noto, la ricorrenza ricade come di consueto il 25 novembre e intende ricordare tutte le donne vittime di violenza. Le Nazioni Unite hanno votato nel 1993 la Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne, nella quale questo tipo di violenza viene così definita: «Qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata».

La violenza sulle donne definita dall’Onu “un flagello mondiale” il fenomeno esiste in quasi tutti i Paesi del Mondo compresa l’Italia. Gli aggressori appartengono a tutte le classi sociali, effettuano abusi fisici e/o sessuali su soggetti adulti e/o su minori, sia sul lavoro che all’interno della propria famiglia, dentro le cosiddette mura domestiche, luogo ritenuto protetto e sicuro.

Vorrei, che questa ricorrenza sia ricordata anche come “Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro la violenza di genere.È vero che spesso si sentono notizie di violenza contro le donne, perché violentate, perseguitate e uccise, ma oltre a questo tipo di violenza, esiste anche la violenza sugli uomini da parte delle donne. Un dato inferiore a quello relativo alle donne, ma pur sempre esistente. Inoltre del fenomeno violenza, non meno frequente esiste anche la violenza sui bambini.

Il problema dunque è sociale.

Come sempre, in questa giornata, ci saranno manifestazioni, iniziative e altro, sicuramente è importante promuovere diversi progetti e strategie per prevenire e contrastare la violenza contro le donne, in veste di Presidente di Consiglio del Comune di Guglionesi avrei e avevo pensato ad una piccola iniziativa locale ma una brutta influenza che mi ha colpita di recente mi ha vista chiusa in casa e allettata per numeri giorni .

Ma combattere questa forma di violenza, oltre alle leggi, alle varie manifestazioni, servono adeguate forme di prevenzione, di educazione come una delle cure più efficaci.

Pertanto credo, che bisogna promuovere più iniziative educative che coinvolgono più soggetti dai genitori, insegnanti, educatori. La battaglia contro la violenza è culturale e deve passare tramite l’educazione al rispetto dell’altro, dalla convinzione che la domanda d’amore non può mai coincidere con il sopruso e con l’annientamento della libertà dell’altro, ma come un dono di libertà e di Amore. La forma più alta d’amore è amare la libertà, nel rispetto del proprio partner, amare la sua differenza di cui la donna è il simbolo. Sono stata vittima di stalking a mezzo telefono, (dichiarazione che rilascio in esclusiva) un vero inferno che ho vissuto per quasi due anni e che sono riuscita a fermare solo grazie al coraggio e alla forza di denunciare e di rimanere in silenzio cooperando con le forze dell’ordine che provvidero a tutte le procedure per garantire la mia incolumità e quella dei miei cari . Una causa legale durata più di tre anni con due processi uno penale e uno civile nel quale ne sono uscita vittoriosa ottenendo per il mio stalker una condanna , durante questi anni sono stata supportata dalla mia famiglia e da pochi amici fidati che non hanno permesso che rimanessi da sola per un solo istante.Purtroppo e spesso quel bellissimo sentimento chiamato amore si tramuta in un amore malato che spinge, maggiormente gli uomini ma anche le donne, a compiere azioni e gesti inaccettabili privando l’ex partner di una vita serena, talvolta questo come già detto si tramuta in tragedia ed è proprio la tragedia che dovremmo evitare e questo può essere possibile solo tramite il coraggio di denunciare, non solo attraverso le forze dell’ordine ma anche tramite i consultori familiari e associazioni specifiche. Il mio invito a tutte le donne vittime di una qualsiasi forma di violenza è quello di denunciare, di non rimanere nel silenzio totale».

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