«Saremo centrali nella gestione del Cosib, non ho barattato la nostra rappresentanza»

Il proclama mer 25 novembre 2020
Attualità di La Redazione
4min
Il sindaco Bellotti con Senese e Aristotile ©TermoliOnLine
Il sindaco Bellotti con Senese e Aristotile ©TermoliOnLine

TERMOLI. A due settimane, quasi, dall'assemblea che ha eletto la nuova governance del Cosib il sindaco di Guglionesi Mario Bellotti esprime a riguardo il suo pensiero. Il primo cittadino è stato eletto nel direttivo dalla maggioranza che ha scelto come presidente Roberto Di Pardo. Parole attese, le sue, sul Cosib, sulle nomine medesime e sul ruolo di Guglionesi.

«Il 12 novembre 2020, è stato convocato, su richiesta formale dei Sindaci e vista l’inerzia del Consiglio Direttivo, allora ancora in carica, il Consiglio Generale del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno (composto da 8 Comuni: Termoli, Campomarino, Guglionesi, San Martino in Pensilis, Petacciato, Portocannone, Ururi e San Giacomo degli Schiavoni, oltre che dall’Azienda Autonoma Turismo e Soggiorno di Termoli, quest’ultima unica assente) per discutere e deliberare:

– il bilancio di esercizio chiuso il 31.12.2019, approvato a maggioranza e per il quale il sottoscritto si è astenuto;

– la riduzione del 30% dei compensi del Presidente, del Comitato Direttivo e del Consiglio Generale, approvata anche con il voto favorevole del Comune di Guglionesi;

– la nomina del Presidente del Direttivo: unica e sola candidatura è stata quella del Sindaco del Comune di Petacciato, votata dalla maggioranza dei membri presenti del Consiglio Generale;

– la nomina del Comitato Direttivo del Consorzio, ove sono stati nominati i Sindaci dei Comuni di Campomarino, Guglionesi, San Giacomo degli Schiavoni e un consigliere comunale di Termoli.

Quindi, non di certo per il suo rappresentante, ma per il Comune di Guglionesi, possiamo tranquillamente affermare che è stato un grande risultato, per nulla scontato.

Se questo obiettivo è stato raggiunto, debbo con onestà affermare che lo è stato sì grazie al sostegno e alla stima di tutti i Sindaci, ma soprattutto grazie al deciso sostegno avuto dal Comune di San Martino in Pensilis, in persona del Sindaco, che, pur avendo la concreta possibilità di entrare a far parte del CdA del Consorzio, ha ritenuto di far un passo indietro in favore del Comune di Guglionesi, riconoscendo l’importanza strategica di un territorio.

Nel contempo rimane l’amarezza di aver assistito, a fronte della considerazione di tutti gli altri Sindaci, all’ostilità di alcuni soggetti del nostro Comune che, invece di sostenere con forza la candidatura di un nostro rappresentante nel CdA, a prescindere dai colori politici e per interessi pubblici superiori, lo hanno ostacolato in tutti i modi possibili, fino a qualche ora prima che si riunisse l’Assemblea, senza alcun valido e serio motivo. E, va ribadito, a scapito di un’intera Comunità.

Dal mio canto, ho ritenuto (condividendo questo pensiero con tutta la mia maggioranza e rimanendo con i piedi per terra, come è bene che faccia un Sindaco), che alla luce dello Statuto e delle regole che regolamentano il funzionamento degli organi immaginare di “fare battaglie” per introdurre nel Cosib la logica della “spartizione partitica” sarebbe stato deleterio. Per il Comune di Guglionesi e per il Cosib stesso.

Ciò perché questa logica da un lato avrebbe ridimensionato il ruolo del Cosib trasformandone la natura di Ente pubblico economico al servizio dello sviluppo del territorio e, dall’altro, avrebbe condannato il Comune di Guglionesi, in questa delicata fase storica, a un ruolo marginale e di opposizione e che non credo sia utile al nostro territorio. E inoltre – cosa non trascurabile – questa logica avrebbe posto Guglionesi in un ruolo di opposizione verso Sindaci-Amici, con cui ho inteso in questi anni stabilire relazioni positive per costruire percorsi virtuosi di crescita condivisi nell’interesse dei nostri territori.

Fatta questa premessa doverosa, affermo di essere soddisfatto perché finalmente Guglionesi ritorna ad avere il ruolo che merita.

E’ bene sapere, infatti, che il nostro Comune, che è anche socio fondatore e che ha sempre avuto una rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione del Cosib, da qualche anno non era più presente nel CdA del Consorzio. E questo perché il Sindaco che mi ha preceduto ha scelto di “barattare” questa rappresentanza con un altro ruolo, ovvero con quello di presidente della società Net Energy (società a partecipazione pubblica del Nucleo Industriale) che, al di là dei lauti guadagni ininterrottamente percepiti (nonostante da oltre due anni, com’è noto, sia un ex amministratore non più in carica), alla nostra Comunità non ha portato alcuna utilità e/o beneficio.

Speriamo di aver superato definitivamente questa triste stagione politica, con l’auspicio che d’ora in avanti anche questi ruoli siano rivestiti quanto meno da chi rappresenta una Comunità, scongiurando una volta per tutte il solito poltronificio.

Tuttavia, com’è stato annunciato nella seduta del 12 novembre scorso, le riforme non riguardano solo l’imprescindibile coincidenza della carica di Sindaco con quella di rappresentante all’interno del Consorzio, il taglio dei costi e l’ottimizzazione delle risorse, ma devono riguardare, a differenza dell’inerzia degli ultimi dieci anni, proposte innovative di rilancio da inserire nel quadro di una riforma complessiva, che dovrà riformulare l’assetto dell’Assemblea generale, aprendola al mondo delle imprese ed alle rappresentanze sociali, potenziando le funzioni di servizio per un’area vasta che ricomprenda nuovi territori e/o ampliando quelli esistenti.

Così come hanno fatto negli ultimi anni i Consorzi per la industrializzazione nati negli anni 70 del Novecento.

I tempi di una riforma tuttavia non si risolvono in poche ore o in qualche mese, ma una cosa deve essere chiara a tutti: il modo in cui funziona oggi il Cosib dev’essere profondamente ripensato.

E deve essere altrettanto chiaro che su questa battaglia, finalizzata alla ripresa dello sviluppo del Basso Molise, Guglionesi assicurerà il proprio impegno.

Di una cosa, infine, sono certo: il Cosib non è affare che riguarda solo alcuni Comuni e forse, sarebbe il caso di aprire un dibattito sui danni prodotti negli ultimi anni da una gestione che si ispirava a quella filosofia.

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