Sede UniMol in smart-working a Termoli, la vicenda approda in Parlamento
TERMOLI. Dopo il botta e risposta sulla chiusura della sede UniMol di Termoli, che ha avviato le attività in smart-working dal 3 novembre, polemica sollevata da Nino Barone, a cui ha replicato il Comune di Termoli, arriva l'attenzione parlamentare, con l'onorevole Giusy Occhionero (Italia Viva) che ne ha parlato oggi, nella seduta della Camera dei Deputati.
"La sede distaccata dell'UniMol di Termoli è chiusa dal 3 novembre perché corsi e esami si svolgono solo online. La Dad deve restare l'extrema ratio laddove non si riescano a garantire condizioni di sicurezza. I docenti non sono impiegati a cui si addice lo smart working. La formazione e l'educazione necessitano della dinamica del dialogo, del confronto tra docenti e alunni. Le comunità scolastiche e universitarie sono laboratori di democrazia, pluralismo, uguaglianza, di tolleranza, di sviluppo materiale e spirituale".