Contagi nella Rsa del Vietri, nove gli ospiti trasferiti nella notte scorsa a Venafro

L'emergenza coronavirus gio 26 novembre 2020

Venafro, Larino, Campobasso Sono tre i soggetti risultati positivi, due ospiti e un'operatrice sanitaria. Il sindaco Pino Puchetti ha confermato di essere all'oscuro della vicenda e di aver fatto un esposto in Procura

Attualità di La Redazione
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Ambulanze in movimento al Vietri ©Facebook
Ambulanze in movimento al Vietri ©Facebook

LARINO. «Ci hanno avvisato mentre le ambulanze stavano partendo». Così ci ha riferito uno dei familiari dei nove pazienti della Rsa del Vietri di Larino che nella notte sono stati trasferiti dalla struttura frentana alla Rsa Covid di Venafro, ospitata nell'ospedale Santissimo Rosario. Uno dei degenti era stato già trasferito nei giorni precedenti, appena è stata riaperta l'ala venafrana dedicata al coronavirus.

In merito alla vicenda, che ci è stata confermata dall'Asrem, si sta interessando anche il sindaco di Larino, Giuseppe Puchetti che si è espresso sulla vicenda confermando di aver provveduto a fare un esposto in Procura per chiarire la situazione: «Lo avevo comunicato, ieri sera, sulla pagina facebook del Comune, alla Rsa di Larino sono risultati positivi almeno 3 soggetti residenti a Larino, due anziane donne novantenni e un'operatrice sanitaria. E non sarebbero i soli ad essere risultati positivi. Per quest'ultimi uso il condizionale perché non essendo residenti a Larino non conosco il reale numero.

Nei fatti però, questa mattina, su segnalazione di alcuni cittadini ho appreso, nel silenzio generale dell'Asrem, del suo direttore generale Oreste Florenzano e del direttore del distretto sanitario Giovanni Giorgetta che, nella notte appena trascorsa, i degenti risultati positivi sono stati trasferiti al Santissimo Rosario di Venafro. Il tutto senza alcuna comunicazione alla mia persona che in qualità di autorità sanitaria locale avrebbe dovuto, quantomeno essere avvertito.

Le persone trasferite, come detto, sono anziane, novantenni, positive al Covid19 e con patologie pregresse, alcune con gravi problemi di deambulazione. Resto basito dalla scelta operata, una scelta incomprensibile, non riesco a comprendere come si sia potuto pensare di trasferire nella notte questi pazienti in altra struttura a 150 km di distanza, mettendo, a rischio secondo me, la salute degli stessi pazienti.

Ma non solo. Tale trasferimento è inconcepibile se si tiene conto del fatto che la metà dell'ospedale "Vietri" a Larino, non viene utilizzata, nonostante la disponibilità di posti letto dotati di predisposizione per apparecchi elettromedicali e ossigenoterapia. Dei fatti sin qui esposti ho chiesto formalmente all'Asrem chiarimenti e ho ritenuto opportuno avvisare le competenti autorità locali presentando per tramite della locale compagnia dei carabinieri un esposto in Procura».

Stamani, su Facebook un posti della portavoce del comitato Basso Molise per il Bene Comune, Annarita De Notariis, con foto e domande a riguardo del movimento notturno al Vietri, ora sappiamo perché.

Ricordiamo come ieri il primo cittadino aveva rivelato l'esistenza di contagiati all'interno della Rsa frentana.

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