Eucalipti tagliati, le associazioni rispondono alla Provincia: «Non dice il vero»

Botta e risposta ven 27 novembre 2020

Campomarino Secondo le associazioni la Provincia avrebbe omesso alcune verità relative al taglio degli eucalipti, privando la zona del valore aggiuntivo che, le piante, apportano al territorio

Attualità di La Redazione
6min
Eucalipti tagliati ©Personale
Eucalipti tagliati ©Personale

CAMPOMARINO. Continua a tenere banco la questione relativa ad alcuni alberi di eucalipto tagliati nei pressi dell’azienda agricola di Alessio di Majo Norante per cui lo stesso Alessio si disse pronto a incatenarsi a difesa degli alberi.

Dopo l’appello alle istituzioni (LEGGI), affinché terminasse il taglio delle piante, la Provincia rispose che gli eucalipti erano stati tagliati perché rappresentavano un pericolo, ma le associazioni accusano l’ente di «non dire il vero».

In un recente comunicato stampa, a firma del Comitato “MADRE NATURA”Alessio di Majo Norante e dell’Associazione “L’ALTRA ITALIA” Filippo Poleggi, si legge: «La Provincia per difendere lo scempio effettuato rispetto al taglio degli Alberi (Eucalipti e Querce) avvenuto lungo le strade di Campomarino, non dice il vero».

Tesi che viene sviscerata ed analizzata punto per punto:

1) Vero è che bisogna “garantire la sicurezza stradale”infatti, le strade indicate dovrebbero avere un manto stradale oggi inesistente in più punti, sono dissestate e con buche,dovrebbero avere una segnaletica che ne delimitano la carreggiata, oggi non hanno ne strisce, ne paletti e ne segnaletica che indichino, specie di notte la carreggiata, causa principale e pericolo costante della mancata sicurezza, certamente maggiore della caduta di un ramo secco che può cadere solo in occasione di qualche tempesta e per mancata manutenzione del secco.

2)Non è vero che “gli alberi erano al margine ne a ridosso della carreggiata”, ma ad una distanza ben maggiore, di migliaia di alberi che sono lungo le strade del comune, della regione e d’Italia, addirittura molti erano situati molto al di sopra del livello stradale (VEDI FOTO) e non causavano alcun pericolo ed in ogni caso il loro abbattimento non ha mutato la situazione, anzi come prevede l’art. 31 comma 1 del Codice della Strada “le alberature in prossimità delle strade sono importanti per evitare eventi franosi”.

3) per giustificarsi forniscono anche la foto di un albero con “ incendio alla base del tronco”,basta guardare le centinaia di ceppirimasti che non presentano questo problema, purtroppo con la piaga degli incendi che si verificano nel basso Molise è già stato un miracolo che questi alberi siano sopravvissuti per oltre 70 anni, appare normale che su chilometri di viali alberati qualche albero non c’è l’abbia fatta a scampare al fuoco e certamente come quelli secchi andava tagliato.

4)Non è vero che sono stati abbattuti alberi che non superavano gli 80 centimetri basta misurare i ceppi dei tronchi rimasti (vedi foto) e purtroppo sono decine gli alberi con diametro molto superiore agli 80 centimetri anche querce, cosa che la provincianel suo comunicato ribadisce più volte, sapendo che ha commesso un reato punibile sia penalmente che civilmente, un albero con questo diametro è vietato tagliarlo anche nel giardino di casa .

5)Come è falso che solo gli alberi autoctoni sono sottoposti a vincoli infattiil Decreto23 ottobre 2014 del Ministero delle politiche Agricole e Forestali all’art. 2.dice : “ai fini dell’individuazione degli alberi monumentali singoli o delle formazione vegetali monumentali di cui al comma 1, letterab) si considerano gli esemplari appartenenti sia a specie autoctone — specie naturalmente presenti in una determinata area geografica nella quale si sono originate o sono giunte senza l’intervento diretto, intenzionale o accidentale, dell’uomo — che alloctonespecie non appartenenti alla flora originaria di una determinata area geografica, ma che vi sono giunte per l’intervento, intenzionale o accidentale, dell’uomo .”Purtroppo sono state tagliate anche decine di Querce che autoctone sono.

L’unica cosa vera è che purtroppo come spesso accade nella nostra Regione non si comprende l’importanza della tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali come sancito dalla Costituzione(art.117 lettera s), nonostante siano state emanate diverse leggi per rispettare quanto la nostra costituzione prevede, in questo specifico caso l’omissione degli enti propostiper inserire nel registro delle piante monumentali secondo la legge 14 gennaio 2013, n. 10 art.7 lettera “ b) i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale” .

6)Non è vero che “l’abbattimento ha riguardato piante secchepericolanti e solo alberi inferiori agli 80 centimetri””,sono stati abbattuti indistintamente tutti verdi e secchi, grandi e piccoli,eucalipti e querce, stranamentesono stati salvati alcuni alberi che realmente andavano tagliati essendo secchi o malati forse per legittimare lo scempio,come testimonia anche la foto fornita dalla stessa provincia che rappresenta un albero ancora in piedi (vedi foto).

7)Non è vero che “le piante non rispettano le distanze previste dall’art. 16 del Codice della Strada e dal relativo art.26” infatti il 1 giugno 2011, a seguito della interrogazione parlamentare n.404511 relativa agli abbattimenti di alberi lungo le più suggestive strade italiane, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha voluto chiarire la sua posizione rispondendo che gli alberi preesistenti possono rimanere ma non è possibile ripiantarne di nuovi Pertanto, ad avviso del Ministero, gli alberi impiantati prima dell’entrata in vigore del codice della strada, nelle fasce di rispetto ad una distanza inferiore ai 6 metri, non devono essere rimossi, né si deve provvedere alla rimozione degli alberi già impiantati lateralmente alla strada nella fascia di pertinenza. ecc.” e inoltre lo stesso ministero specifica con la circolare in data 10/06/2011, Prot. 3224 e OGGETTO: Richiesta di parere – Alberi ubicati nelle pertinenze stradali si sottolinea che: “gli alberi già impiantati prima dell’entrata in vigore del Codice della Strada, anche se non rispettassero la disposizione del c. 6 dell’ art. 26, ovvero la distanza minima dal confine stradale di 6 metri, non sarebbero comunque “fuorilegge”, poiché la norma impedisce di impiantare nuovi alberi ma non obbliga la rimozione di quelli esistenti. Pertanto, ad avviso dello scrivente Ufficio, gli alberi già impiantati, prima dell’entrata in vigore del Codice della Strada, lateralmente alla carreggiata nella fascia di pertinenza ad una distanza minore di quella prevista dall’ art. 26 c. 6 del Regolamento possono non essere rimossi. Ciò non toglie che gli alberi debbano essere adeguatamente protetti, così come tutti gli altri elementi, quali costruzioni, muri, pali e sostegni, potenzialmente pericolosi per gli utenti della strada, presenti sia nella fascia di pertinenza che in quella di rispetto” Il Ministero specifica pure che bisogna procedere a “l’installazione di dispositivi di ritenuta a protezione di ostacoli posti a bordo strada e/o prescrivendo una velocità di marcia ridotta.” Inoltre la gestione delle alberature in prossimità delle strade è importante per evitare eventi franosi come si nota nell’art. 31 comma 1 del Codice della Strada.

E’ certo per altro che le strade pubbliche, con le relative pertinenze, se aperte da oltre cinquant’anni siano assoggettate alla tutela a norma dell’articolo 10 comma 1, del Codice dei beni culturali. Le alberature marginali, come pertinenze delle strade pubbliche, hanno dunque la protezione del consecutivo articolo 12 e solo su autorizzazione delle Soprintendenze potrebbero essere abbattute.”

8)Inoltre la provincia tagliando tutti gli alberi non lasciandone nessuno, ha ignorato il valore ecologico relativo alle presenze faunistiche che su di esso si insediano, con riferimento anche alla rarità delle specie coinvolte, al pericolo di estinzione ed al particolare habitat che ne garantisce l’esistenza. L’albero rappresenta un vero e proprio habitat per diverse categorie animali in particolare: entomofauna, avifauna, micro-mammiferi. Tale prerogativa si riscontra soprattutto in ambienti a spiccata naturalità, dove la salvaguardia di queste piante rappresenta elemento importante per la conservazione di specie animali rare o di interesse comunitario;

La colpa è degli Alberi, per non essersi inseriti da soli nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia e quindi non essendosi censiti non esistono !!! Nonostante il mancato adempimento, tutela e dimenticanza degli enti proposti (Comune, Regione, corpo Forestale dello Stato ecc.), l’inserimento dei viali ancora esistenti e la non rimozione e salvaguardia dei ceppi può ancora essere fatto (gli eucalipti ricacciano anche se certamente non potranno avere il portamento di prima, cosa che purtroppo non avverrà per le querce), visto che la legge prevede anche un periodico aggiornamento,a tale scopo si è formato un Comitato “MADRE NATURA” di cittadini di Campomarino che unitamente all’associazione “L’ALTRA ITALIA”, ad altre associazioni della nostra regione e liberi cittadini, nel rispetto delle norme vigenti, sta preparando una petizione da presentare al Comune per ottenere la tutela legale degli alberi unitamente ad un esposto denuncia per tutte le illegalità commesse e la mancata tutela da parte del Comune e del Corpo Forestale dello Stato.

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