Il gioco della sabbia: ​la ricerca infinibile di Angelo Malinconico e Nicola Malorni

Il saggio gio 03 dicembre 2020
Attualità di La Redazione
4min
Il gioco della sabbia: ​la ricerca infinibile di Angelo Malinconico e Nicola Malorni ©TermoliOnLine
Il gioco della sabbia: ​la ricerca infinibile di Angelo Malinconico e Nicola Malorni ©TermoliOnLine

TERMOLI. Da pochi giorni, i due noti professionisti termolesi – i dottori Angelo Malinconico e Nicola Malorni - il primo psichiatra, criminologo e psicologo analista con funzioni didattiche e di supervisore per diversi servizi pubblici in Italia, direttore dei servizi per la Salute mentale in Basso Molise, il secondo psicologo-psicoterapeuta, psicologo analista e presidente della Kairos Cooperativa sociale di Termoli, entrambi membri di redazione della prestigiosa Rivista di Psicologia Analitica, già autori di volumi e articoli scientifici su psicologia, psichiatria e psicoanalisi, hanno dato un ulteriore contributo alla ricerca scientifica nazionale in tema di psicoterapie del profondo, e nello specifico, al filone di ricerca analitica sulla metodica del Gioco della Sabbia, introdotta per la prima volta in Molise da Angelo Malinconico e oggi sistematicamente applicata da entrambi gli autori in contesti pubblici e privati della regione Molise e non solo.

La notizia della pubblicazione del nuovo volume degli psicologi analisti termolesi, dal titolo “Il Gioco della Sabbia – La ricerca infinibile”, è stata accolta con particolare entusiasmo soprattutto dagli addetti ai lavori. La casa editrice che ha voluto dare forma a tre anni di lavoro intenso, scaturito da decenni di esperienza e di ricerca raccolti in questa opera - che alcuni già definiscono “monumentale” - è la Astrolabio, la cui storia coincide, dall’anno della sua fondazione nel lontano 1944 e fino al 1984, con la storica figura di Mario Ubaldini, che ne fu il fondatore e, finché visse, il direttore. Personaggio di spicco della cultura italiana del primo dopoguerra italiano, insieme a Edoardo Weiss, Giuseppe Tucci e Ernst Bernhard. Fu proprio quest’ultimo ad avere in analisi Ubaldini, insieme ad Adriano Olivetti e a Federico Fellini. La Astrolabio oggi è riconosciuta come una delle maggiori case editoriali impegnate nella diffusione, tra i vari testi classici dedicati alla psicologia, alle religioni e alle filosofie, anche di opere fondamentali di Sigmund Freud e Carl Gustav Jung, così come di Otto F. Kernberg, Aaron T. Beck, Michael Daniels, Robert Langs, Francine Shapiro, per citarne solo alcuni.

La ricerca presentata dai due autori copre un periodo di studio e lavoro di almeno tre decenni, condotta da analisti di formazione junghiana che insieme al linguaggio condiviso usano sia nell’analisi dell’adulto sia in quella di bambini e adolescenti, il “Gioco della sabbia” come altra via espressiva dei vissuti interiori attivati nella stanza d’analisi.

Nella terminologia internazionale, la metodica è anche conosciuta con l’espressione Sandplay therapy o, nel caso specifico, con ‘Sandplay analysis’ (quest’ultima coniata proprio da Angelo Malinconico nell’articolo “Snow White and the Eight Explorers: Sandplay Analysis and a Group of Psychotics” apparso su Psychomedia nel 1999).

Gli autori sono membri dell’AIPA (Associazione Italiana di Psicologia Analitica) e del LAI (Laboratorio Analitico delle Immagini), fondato da Paolo Aite, pioniere nell’applicazione del metodo nell’analisi dell’adulto in Italia ormai cinquanta anni fa. Essi hanno contribuito ad arricchire il testo con una ampia produzione di ricerche originali sul tema.

Ad alimentare il loro entusiasmo di studiosi e analisti è l’esperienza clinica che, espletata in vari contesti, testimonia come l’azione di gioco con la materia e l’oggetto ha una elevata potenzialità espressiva di vissuti emotivi attivi non solo per il bambino ma anche per l’adulto.

Malinconico in particolare ha contribuito a sfatare del tutto l’idea che nell’analisi psicologica dell’adulto ogni azione corporea possa favorire la regressione a un livello impulsivo delle emozioni attive al momento. Il contatto con la materia sabbia e l’uso dell’oggetto, invece, stimolano il ritorno a un gesto antico nella storia individuale degli analizzandi che ha radici nelle loro prime reazioni al mondo. Toccare con le mani gli oggetti che ci vengono offerti o il volto della persona che si occupa di noi sin dai primi istanti di vita, rispecchiare il mondo attraverso lo sguardo della madre, sono infatti per tutti noi le prime tappe dell’esperienza emotiva del mondo che fonda il nostro essere, la nostra personalità, così come i germogli della nostra creatività o i germi del nostro disagio.

Il recupero del Gioco nella stanza d’analisi con l’adulto, o la sua amplificazione con il bambino e con l’adolescente, si rivela per gli analizzandi la ‘via nuova’ di condivisione degli affetti vissuti nel presente, insieme al linguaggio verbale condiviso con l’analista.

Molteplici conferme dell’efficacia del metodo, che vengono mostrate dalle ricerche consolidate nell’ambito professionale dai due autori, giungono anche dalla ricerca neuroscientifica e dallo studio di paleo-antropologi che, negli oggetti costruiti fin dalla preistoria e nei gesti che hanno accompagnato da decine di migliaia di anni l’evoluzione della psiche nell’umano, permettono di scoprire le tracce dell’efficacia dell’azione mani-sguardo nel promuovere risposte adattive, necessarie alla vita e allo sviluppo.

Così, mentre il racconto verbale avvicina i protagonisti dell’analisi alla storia individuale del paziente, il gesto che anima il gioco nella sabbiera può attivare la rivelazione inedita – per gesti e immagini - di vissuti che solo nella scena ludica appena apparsa possono incontrare una prima forma di rappresentazione condivisibile, con una “sintassi per immagini” che, come intuito e documentato dalla ricerca, rivela il divenire di un pensiero per immagini, dotato di un proprio senso profondo che la parola non riuscirebbe adeguatamente a esprimere.

Afferma Malorni a Termolionline: “Questo volume raccoglie tutte le nostre esperienze analitiche in svariati campi di applicazione; potrebbe essere considerato un’opera che fa il “punto” su una tematica che ormai tocca, grazie al nostro comune maestro Paolo Aite, i cinquant’anni di teorizzazioni e ricerche. Ma questa – come dice il sottotitolo del volume “La ricerca infinibile” – è davvero solo un ulteriore traguardo. Soprattutto perché penso che le ipotesi appena tracciate da noi autori sulle possibili intersezioni tra la nostra ricerca e quella delle moderne neuroscienze sulle origini neuroevolutive del gioco e sull’impatto che il gesto mani-sguardo ha avuto sull’evoluzione della nostra specie, rappresentino un nuovo filone di ricerca su cui vorremmo impegnare il nostro sguardo futuro”.

Galleria fotografica

TermoliOnline.it Testata giornalistica

Reg. Tribunale di Larino N. 02/2007 del 29/08/2007 - Num. iscrizione ROC:30703

Direttore Responsabile: Emanuele Bracone

Editore: MEDIACOMM srl
Via Martiri della Resistenza, 134 - 86039 TERMOLI(CB)
P.Iva 01785180702

© Termolionline.it. 2024 - tutti i diritti riservati.

Realizzato da Studio Weblab

Navigazione