In tre anni il depuratore del porto andrà finalmente in pensione

Il progetto gio 03 dicembre 2020
Attualità di La Redazione
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La conferenza sul depuratore del Porto di Termoli ©TermoliOnLine
La conferenza sul depuratore del Porto di Termoli ©TermoliOnLine
La conferenza sul depuratore del Porto di Termoli

TERMOLI. Poco più di mezz’ora di conferenza stampa per illustrare nel dettaglio tecnico, più che politico-amministrativo, il progetto che l’Acea Molise, per conto del comune di Termoli, porterà avanti da qui a tre anni, per delocalizzare l’attività del depuratore del porto all’impianto di Pantano Basso, dove già confluisce parte dei reflui della zona Sud, specie dopo l’attivazione della stazione di sollevamento al parco comunale.

Presente il presidente della società, Mario Ruta, molisano di Castropignano, che si è detto lieto di tornare a lavorare nella regione, il sindaco Francesco Roberti, col vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici Enzo Ferrazzano.

I tre hanno presentato in conferenza stampa gli interventi per la delocalizzazione dell’impianto.

Termolionline ha proposto la sessione divulgativa in diretta Facebook.

Con loro erano presenti l’ingegner Gianfranco Bove, dirigente dei Lavori pubblici, il presidente del consiglio comunale Annibale Ciarniello, gli assessori Rita Colaci, Michele Barile, Giuseppe Mottola e i consiglieri Vincenzo Aufiero, Enrico Miele, Nicola Balice, Pino Nuozzi e Bruno Fraraccio. Come evidenziato dal sindaco Roberti la delocalizzazione del depuratore non solo permetterà di avere un nuovo impianto a Pantano Basso, che insieme a quello del Sinarca arriverà a servire una popolazione di 72mila persone, ma consentirà anche di poter rivalutare e riqualificare con nuovi progetti quella zona del porto che si trova vicino al trabucco.

L’assessore Ferrazzano ha, prima di tutto, fornito dati e cifre di questa nuova opera che si andrà a realizzare. Il progetto di 7,5 milioni di euro sarà finanziato grazie al contributo della regione Molise di 3 milioni e 725mila euro mentre la restante parte sarà impegnata dal Comune di Termoli. Il progetto è stato realizzato dall’Acea a seguito dei numerosi incontri programmatici tenuti con l’amministrazione comunale. La giunta comunale di Termoli ha approvato il progetto di Acea, con apposita delibera, il 13 novembre scorso. L’ingegner Mario Ruta, slide alla mano, ha poi illustrato gli interventi a tutti i presenti.

Il Progetto è diviso in due lotti, raccogliere le acque reflue del porto che subiscono un primo trattamento e che poi passano all’impianto di sollevamento del parco comunale (attivato da qualche mese) per poi essere trasferite al depuratore di Pantano Basso. Nella zona di Rio Vivo è poi previsto un nuovo impianto di sollevamento. Da qui le condotte, circa 370metri, trasferiranno i liquami a Pantano Basso dove è già esistente un impianto che soddisfa 22mila persone. Il nuovo progetto, in sostanza, prevede l’ampliamento di quest’ultimo impianto che a regime, in tutto, riuscirà a servire 60mila residenti. Da quanto è stato riferito si spera di realizzare l’impianto in tempi brevi, in tutto tra l’ampliamento di Pantano Basso e il depuratore del Sinarca si arriverà a 72mila persone servite.

Per quanto riguarda i tempi tecnici, entri la fine del 2021 i lavori andranno in gara d’appalto mentre per la realizzazione dell’opera occorreranno altri due anni. Come sottolineato dall’ingegner Bove, alcuni risultati sono già stati raggiunti. Grazie alle nuove pompe di sollevamento del Parco Comunale sono stati sbloccati gli allacci degli alloggi di Colle Macchiuzzo. I lavori, come sottolineato dal sindaco Roberti risolveranno uno dei problemi più sentiti in città e per il quale si erano già presi impegni ben precisi fin dall’ultima campagna elettorale. Importante sarà anche il rilancio dell’area portuale che in tutti questi anni ha ospitato il depuratore. Da Roberti e dall’assessore Ferrazzano ringraziamenti rivolti anche alla Regione Molise, al presidente Donato Toma e all’assessore Vincenzo Niro per l’interessamento e per il finanziamento dell’opera, ma anche all’Acea che in un anno e mezzo ha rinnovato la convenzione con il Comune portando avanti il progetto del nuovo impianto.

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