Una messa per Tito Barbieri
RIPABOTTONI. Questo pomeriggio, alle ore 17 viene celebrata in suffragio da monsignor Gabriele Tamilia, nella chiesa di Santa Maria Assunta, a Ripabottoni, una messa in ricordo di un molisano protagonista del Risorgimento italiano: Tito Barbieri. Personalità moderna, grandioso, audace, terribile, ecclettico, quasi personaggio da romanzo d’appendice.
Fu il protagonista indiscusso dell’ondata rivoluzionaria del 1848 nel Basso Molise, condannato a morte dalla Gran Corte Criminale, fugge e vive per dieci anni in esilio sotto mentite spoglie.
Agente della Giovane Italia del Mazzini, da cui riceve l’incarico per pericolose missioni che lo vedono impegnato in attività cospirative in Francia, Inghilterra, Grecia, Malta e Costantinopoli.
Schermidore eccezionale, anzi maestro d’armi, la sua vita ricorda quella del più famoso rivoluzionario del tempo Felice Orsini, del quale fu amico.
Leggenda narra che, prima di tornare a casa, nel 1860, fu ufficiale delle schiere garibaldine e sguainò la sciabola per amore dell’Italia. Logorato nel fisico e nello spirito morì giovanissimo il 2 febbraio 1865, ad appena quarantaquattro anni. Le sue spoglie mortali riposano in una tomba monumentale a Campobasso. La nativa Ripabottoni “diletta patria” fu erede dei suoi beni, la sua casa divenne la sede del Palazzo Comunale, dove sono ancora, oggi, custodite le armi di questo molisano, poco noto, che voleva fare l’Italia a colpi di sciabola.
Prossimamente una monografia sul turbolento mazziniano sarà data alle stampe da Gabriella Paduano Gabriele Tamilia.