"La Gioconda", ogni pizza sfornata è un'opera d'arte

Contenuto sponsorizzato sab 12 ottobre 2019
Pubbliredazionale di La Redazione
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Roberto Giannangelo ©Termolionline.it
Roberto Giannangelo ©Termolionline.it

TERMOLI. Siamo andati a trovare Roberto Giannangelo presso il suo avviatissimo locale, la pizzeria "La Gioconda", in viale Padre Pio, di fronte all'ospedale San Timoteo a Termoli. Quando incontriamo Roberto la prima cosa che gli chiediamo è come mai la scelta di questo nome.

Sei amante dell'arte pittorica o più semplicemente le pizze che sforni nel tuo locale sono autentiche opere d'arte per il palato dei clienti?

"Il nome La Gioconda nasce da un’idea che si ricollega all'opera d'arte italiana di Leonardo da Vinci e proprio dopo una vacanza fatta all'estero realizzai quello che era il mio sogno, mettere in piedi un locale, nel mio caso una pizzeria, che si chiamasse appunto così; e poi sì, scusate, anche perché le mie pizze si possono paragonare a piccole opere d'arte. O no?!"

Per chi viene da te a mangiare, cosa proponi? C'è qualche specialità che consigli? Una pizza come piatto forte?

"Nel mio locale non c'è un piatto forte, per me sono tutti forti, anche quello più semplice da preparare; ciò che lo fa diventare buono è il prodotto che usi per condirlo e prepararlo. Ad esempio quando vai a mettere una mozzarella fiordilatte fresca e da lì esce il latte e non l'acqua, oppure della rucola colta da poco che vado a prendere direttamente dal contadino e non dalle buste di plastica al supermercato, o anche la scelta dell'olio extravergine di produzione propria, i funghi e tutto ciò che comunque sia fresco e di ottima qualità. A volte un cliente mi chiede un peperoncino piccante e io esco nel campo qui dietro e glielo vado a cogliere; ecco sono questi i miei punti di forza che fanno delle mie pizze un ottimo prodotto sempre molto gradito.

Oggi per venire incontro anche alle esigenze dei clienti che per ragioni di salute sono costretti a mangiare prodotti specifici, abbiamo rivoluzionato i nostri menù con prodotti come appunto cereali, farina integrale e per i celiaci facciamo sempre su ordinazione, anche un paio di ore prima, il tempo necessario per accendere un altro forno e cucinare un’ottima pizza. Io non sono molto favorevole alle nuove tendenze culinarie, ma per la soddisfazione dei clienti mi sono comunque adeguato. Inizialmente nel nostro menù, avevamo circa una sessantina di pizze diverse, ora ne abbiamo selezionate di nuove, ma allo stesso tempo ne abbiamo tolte alcune ripetitive.

All’interno del locale, il mio compito primario è quello di controllare la pasta e molte volte la preparo io stesso: anche se oggi ho 50 anni, mi sembra sempre che sia il primo giorno che preparo un impasto perché ogni volta le farine sono diverse e devi sempre tenerle d'occhio, la lievitazione si dice tecnicamente è sempre a 24 ore però dipende dalla temperatura dell'acqua, da dove lasci l'impasto che vuol dire tanto, dalla farina che usi, da quanto sei bravo a capire quando l'impasto è pronto e quindi si può finalmente cucinare. Noi per fare un impasto adoperiamo pochissimo lievito ed è quello madre, proprio perché è una lunga lievitazione."

Quanti sono i pizzaioli in servizio presso La Gioconda?

"Attualmente sono due pizzaioli fissi e altri due vengono ad aiutare il sabato e la domenica; anche io sono in grado di sfornare pizze e quando il locale è pieno, un'altra persona occorre per la farcitura e allora entro io in scena. Per quanto riguarda la clientela, nella mia pizzeria, c'è una marcata frequentazione giovanile, molti arrivano dai paesi limitrofi e oggi quindi sono anche molto conosciuto fuori dai confini cittadini. La posizione del locale è inoltre molto strategica, ci sono gli svincoli della tangenziale e dell'autostrada molto vicini e con l'ospedale di fronte, è una zona di passaggio molto frequentata."

Quando il locale è sold-out, quanti coperti riuscite a soddisfare?

“In genere riusciamo a coprire un massimo di 170 coperti. Inoltre garantiamo sempre una rapidità di servizio che non si riscontra facilmente al giorno d’oggi e questo reputo sia fondamentale anche perché il cliente spesso non è incline alle lunghe attese. Infine vorrei aggiungere che per chi, oltre alla pizza, desidera mangiare un po’ di carne, ho un braciere - dove metto a bruciare legna di quercia per produrre carbone - che uso per cucinare entrecôte di bovino italiano e tagliate di vitello, e per questa cosa siamo molto rinomati. Si può quindi mangiare una buona carne preparata sui carboni di quercia su cui è possibile aggiungervi sopra della rucola fresca, pomodorini e parmigiano e il tutto viene servito con focaccia calda appena sfornata. Una vera delizia per il palato di tutti".

“La Gioconda”, dove l'arte è nella bontà della pizza sfornata e dove è possibile trascorrere piacevoli serate tra amici o in famiglia.

Nel periodo invernale il giorno di chiusura è il martedì e l’apertura è solo serale.

La Giocondain viale Padre Pio, 61 a Termoli, tel. 0875-707941.

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