Assolta “Mara” dall’accusa di regina della truffa e sedicente avvocata in Molise
LARINO. Si è concluso davanti al Tribunale di Larino il processo a “Mara”, nome fittizio usato da una donna di Ripabottoni accusata di una lunga serie di episodi di truffa aggravata, falso, sostituzione di persona, millantato credito, esercizio abusivo della professione e estorsione.
La donna, già recidiva per reati contro il patrimonio, secondo le approfondite indagini della Guardia di Finanza, che ne ha ottenuto il rinvio a giudizio, avrebbe svolto per anni, in Basso Molise, l’attività di sedicente avvocata esperta in materia tributaria e previdenziale, riuscendo a farsi corrispondere da decine di ignari clienti parcelle in realtà non dovute per centinaia di migliaia di euro, in contanti, assegni, titoli al portatore, monili d’ oro, e a farsi consegnare un’ingente quantità di diamanti e altri preziosi da una rinomata gioielleria, oltre a farsi intestare con atto notarile una vasta azienda agricola con relativi terreni, impianti e attrezzature, e anche ad intascare, al posto dei clienti, decine di migliaia di euro erogati da società finanziarie e istituti bancari.
All’esito del processo, in cui è stata difesa dall’avvocato Roberto D’Aloisio di Termoli, e smontate le prove raccolte in anni di indagini, la donna è stata assolta con formula piena e ha perciò annunciato che valuterà l’eventuale azione di risarcimento per i danni anche di immagine subiti a causa del processo.