Occupano il campo che è ancora un cantiere per giocare, residenti chiamano la Polizia

La mala educaciòn dom 11 agosto 2024
Cronaca di La Redazione
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Occupano il campo che è ancora un cantiere per giocare, residenti chiamano la Polizia ©Termolionline
Occupano il campo che è ancora un cantiere per giocare, residenti chiamano la Polizia ©Termolionline

TERMOLI. L'emergenza educativa, non è un refrain che tiriamo fuori a caso. Ne abbiamo fatto un cavallo di battaglia, perché è evidente il detrimento dei valori nella società attuale. Solo stamani, infatti, dibattito social particolarmente acceso sul caso del ragazzino che ha investito una donna sul lungomare Nord, senza preoccuparsi delle sue condizioni. Un'altra testimonianza giunge da un nostro lettore:

«Vorrei segnalarvi cosa è successo ieri sera nell'area giochi di via Canada. Una situazione in linea con la cosiddetta tolleranza zero di cui tanto si parla in queste settimane, non solo per le vie del centro ma anche per le aree più periferiche.

L'area attigua alla scuola elementare Schweitzer è come saprete in fase di ristrutturazione.

In questi giorni sono state completate quasi tutte le attività per la posa di un campo di calcetto, con porte montate e segnaletica appena fatta.

L'area è ancora transennata, probabilmente perché non sono ancora stati eseguiti tutti gli interventi.

Nonostante le transenne, ieri sera un gruppo di ragazzi ha voluto fare una propria inaugurazione dell'area, e giocare nel campetto, in presenza dei propri genitori, compiaciuti di questo comportamento. Genitori che al posto di impedire ai propri figli di scavalcare le transenne e giocare in aree interdette, hanno invece incoraggiato i figli a non rispettare le basilari regole della convivenza in una società civile.

Dopo un infelice scambio di opinioni con gli abitanti del palazzo che si affaccia sull'area, è stato necessario l'intervento di una pattuglia della Polizia.

I due poliziotti hanno preso le generalità degli adulti (i genitori dei ragazzi) e almeno per ieri sera il campetto è tornato libero.

Viene da chiedersi se veramente è necessario l'intervento delle forze dell'ordine per situazione di questo tipo.

Se un'area è transennata, sarebbe pacifico e ovvio non accedervi. A quanto pare non tutti la pensano in questo modo. Per inciso, uno dei genitori si è voluto scusare con i poliziotti, non dell'atteggiamento del figlio, ma di chi ha voluto fare la segnalazione, costringendo le forze dell'ordine a intervenire.

Il paradosso vuole quindi che lo sbaglio non è occupare aree transennate e in cui è vietato l'accesso, ma fare la segnalazione di quest'abuso».

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