Contrada San Vito e la strada di nessuno, la denuncia di un cittadino

mar 10 marzo 2015
Cronaca di redazione
2min
Contrada San Vito e la strada di nessuno, la denuncia di un cittadino ©n.c.
Contrada San Vito e la strada di nessuno, la denuncia di un cittadino ©n.c.
BONEFRO. “Qui ci sono una ventina di residenti fissi più altri che vengono quotidianamente per lavoro poi abbiamo sette aziende agricole di cui quattro zootecniche, quindi si pensi al via vai in termini di trasporto latte, mangimi, bestiame e siamo bloccati le attività dell’azienda è in difficoltà. Su questa strada questo evento franoso l’ha bloccata completamente mentre l’altra è praticabile con difficoltà pericolosamente praticabile anche se è stata segnalata più volte agli enti preposti, Comune, Provincia e Prefettura, già da diversi anni non si vede la via di uscita per il ripristino di questa strada. Chiediamo di non essere trattati come cittadini di serie B e quando tutto quello che facciamo sia in termini di pagamento di tasse e cittadini onesti venga ripagato in termini di assistenza”. È la protesta di Paride Di Memmo che evidenzia quanto sia quasi impossibile scrutare la bellezza del panorama perché contrada San Vito nel comune di Bonefro è abbandonata alla sua triste sorte. Lo denunciano i residenti, circa una ventina, e le tre aziende agricole e quattro zootecniche che vivono giorno per giorno disagi a tratti indicibili. Strade rotte o addirittura chiuse, sono alla base della protesta che attraverso la voce di Paride Di Memmo si consegna all’opinione pubblica. Per Paride Di Memmo: “L’altra strada per certi punti di vista è anche peggio di questa perché quella è la strada di nessuno perché quando abbiamo fatto una petizione popolare e abbiamo raccolto delle firme trasmesso al Comune, alla Provincia e alla Prefettura, il Comune ha risposto che non è di sua competenza e quindi non può intervenire su quei 200 metri di strada piena di buche. La Provincia ha risposto solo verbalmente che non è di sua competenza e sono passati quattro anni che non ancora ci scrive anche se sollecitata più volte che non è di sua competenza e restiamo con questa strada piena di buche dove non possiamo intervenire né noi come privati perché non ci risulta essere privata né gli enti pubblici perché dicono che non è la loro. Noi continuiamo a fare ordinaria manutenzione qui non più di qualche mese fa è stata ripulita la cunetta ma come tutti gli anni lo facciamo prendiamo i frondisti perché ci interessa la strada in ottime condizioni, paghiamo la ditta per pulire le cunette e chiudere le buche ma lo facciamo a nostre spese perché finché si tratta di piccole manutenzioni riusciamo a sostenere il costo ma quando bisogna fare straordinaria manutenzione e opere più imponenti noi non possiamo che alzare le mani”. Diverse le note consegnate al comune, alla provincia e alla prefettura ma le risposte, quando sopraggiunte, non hanno risolto granché. E qui, oltre il danno la beffa, perché i figli, i giovani del territorio non ci stanno a proseguire l'attività agricola perché a queste condizioni è difficile andare avanti. “Questo viene da sé perché da un lato diciamo che vogliamo incentivare i giovani a presiedere il territorio e continuare nell’attività agricola ma poi dall’altro lato vediamo che trascuriamo le aziende che presiedono il territorio e chi stava pensando di fare casa in questa frazione ci sta ripensando perché vede che siamo trascurati a tutti gli effetti”. 200 metri di nessuno, le attese di una soluzione sembrano lontane. L’ordinaria manutenzione la fanno i residenti, ma la rabbia cresce perché così le aziende e i cittadini comuni non possono andare avanti.
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