Furti di rame, ci risiamo
TERMOLI. Tommaso Cappella ci fa pervenire questa segnalazione dal sapore amaro: «dopo anni di "onorata carriera", questa notte anche il mio tubo di rame per lo scolo acque piovane è stato divelto e rubato; siamo in attesa dei filmati della video sorveglianza nel Centro storico.»
Continua Tommaso: «Eri brutto, ammaccato, sporco (non per scelta), impregnato da anni e anni di deiezioni di ogni tipo, i fidanzati e gli sposi ci scrivevano le loro promesse, era ormai diventato il tubo di rame della"resistenza" agli invasori, barbari, di un nuovo concetto di proprietà. Purtroppo sarò costretto di mettere un tubo di un altro materiale, sicuramente non consono al luogo. Se le telecamere fossero state in funzione, almeno avremmo saputo se i ladri sono locali o stranieri. Speriamo che i prossimi amministratori di questa città mettano al primo punto del loro programma la video-sorveglianza del territorio.»
Sembrava si fosse calmata la corsa all'oro rosso, così fu nominato quando in Italia non passava giorno o notte che qualcuno non prendesse di mira la parte in rame delle canaline di scolo per farci lauti e illeciti guadagni sopra, sono arrivati persino a profanare nottetempo le tombe al cimitero per rubare statue, croci e portafiori con il prezioso metallo; sembrava, appunto, ma dopo la testimonianza di Tommaso speriamo non si ricominci, e concordiamo con lui sul fatto che la questione della video sorveglianza nel Borgo sia un'autentica priorità.