Un mare di plastica, Tommaso Cappella: ci vogliono le multe
TERMOLI. Plastica e polistirolo al bando in mare. Un sogno, almeno nel medio Adriatico. Sì, perché c’è chi si ostina a considerare specchio d’acqua e fondali, a seconda del peso specifico, come una pattumiera a cielo aperto.
Una vergogna quello che si rinviene nel bacino portuale di Termoli e che una lettrice di Termolionline ha voluto porre all’attenzione dell’opinione pubblica.
Un vero e proprio agglomerato di polistirolo, soprattutto, colpevolmente gettato dai pescherecci, possiamo immaginare. Ci smentissero.
Una foto-denuncia che non è passata inosservata agli occhi dei più e anche di un cittadino solerte come Tommaso Rocco Cappella, presidente della sezione Anmi di Termoli, che ha la sede a poche decine di metri da quella banchina oltraggiata dai rifiuti a pelo d’acqua.
Cappella si rivolge al governatore del Molise, Donato Toma, proprietario in quanto presidente della giunta regionale del Molise dell’infrastruttura marittima.
«Egregio presidente Toma il porto di Termoli, purtroppo, è l’unico porto regionale del Molise. Or dunque, sul bacino portuale, lavorano anche la Guardia di Finanza, la Guardia Costiera-Capitaneria di Porto, la Polizia di Stato e allora possibile che con questo spiegamento di forze sono anni e anni che non si risolve il problema dell’inquinamento dello stesso bacino? Forse qualche "vera" multa sarebbe auspicabile?»