Strage in discoteca: «Siamo ancora molto provati, non lo dimenticheremo mai»
TERMOLI. E' stata raggiunta tramite WhatsApp la famiglia originaria di Termoli che si trovava nel locale di Corinaldo, vicino ad Ancona, dove durante un concerto all'interno della discoteca La Lanterna Azzurra, del trapper Sfera Ebbasta, il fuggi fuggi a causa di una sostanza urticante diffusa all'interno ha provocato il panico tra i giovanissimi presenti e il crollo di una balaustra nella calca.
Parliamo di Giuseppe Spagnolo, che ora risiede in Emilia Romagna e si trovava durante i momenti tragici con la moglie, due figlie e un nipote proprio nel locale anconetano.
«Sinceramente io, mia moglie e le mie due figlie siamo ancora molto provati, siamo appena rientrati a casa a Imola, cosa posso dirle le immagini dei Tg si commentano da sole, posso solo dirle che non dimenticherò mai quello che abbiamo visto e vissuto, fortunatamente avevo comprato uno spazio riservato privé nel backstage, quindi non in mezzo al caos. In ogni caso il servizio sicurezza e tutto lo staff della discoteca ci hanno sempre assistito».