Cane muore dopo uno scontro con una vettura, proteste per la mancata rimozione
TERMOLI. E’ morto sulla tangenziale dopo uno scontro violento con una macchina in transito, ma la carcassa di un cane con probabile pedigree e con una catena al collo è rimasta sul selciato stradale per oltre 12 ore e verrà rimossa domattina.
A darne assicurazione è stata l’assessore all’Ambiente Rita Colaci, su intervento e richiesta del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Antonio Bovio.
«Possibile che dopo dodici ore, quel povero animale che ha trovato la morte sia ancora lì? Senza parole», ha denunciato Bovio, «purtroppo noi non abbiamo "ancora" un cimitero dei cani e per lo smaltimento deve venire una ditta specializzata da Caserta con costi esorbitanti. Cosa che porterò in commissione la prossima settimana, per le coperture finanziarie. Almeno spero di riuscirci».
Stessa reazione di numerosi utenti, che ci hanno inviato la loro sgomenta testimonianza.
«Questo cane e ancora buttato lì per terra. Si presume che non è stato mai rimosso e mai sarà controllato se ha il microchip per poi denunciare. Termoli ha la propensione di un paese incivile e irrispettoso delle leggi e regole a iniziare dalle istituzioni», ci ha scritto una signora.
Infine, l’intervento dell’Anpana. «Forse non tutti sanno che ormai da diversi anni è entrato in vigore l'articolo 189 del nuovo codice della strada che ha introdotto la nuova fattispecie dell'omissione di soccorso agli animali in caso di sinistro stradale». A dare delucidazioni sull'argomento è l’avvocato Maria Morena Suarìa responsabile nazionale dell'Ufficio legale Anpana.
«Il codice della strada prescrive l'obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno. La norma precisa che può trattarsi di un animale d'affezione, un animale protetto o anche un animale da reddito. Non ottemperando a tali prescrizioni si commette un illecito sanzionabile con il pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559. Si tratta di un illecito amministrativo, dunque non è prevista la possibilità di denunciare il soggetto (a differenza della diversa fattispecie dell'omissione di soccorso alle persone fisiche). L'art. 189 rappresenta comunque una conquista di civiltà che il legislatore ha voluto introdurre per garantire un tempestivo soccorso agli animali investiti e che molto spesso non muoiono impattando contro il veicolo ma solitamente restano sul ciglio della strada agonizzanti per ore, se non per giorni».