Telaio intatto, finestrini aperti: quanti segreti custodisce la Panda di Vicky
TERMOLI. Come annunciato, dopo i collegamenti mattutini di Maurizio Licordari per Storie Italiane, è toccata a Lucilla Masucci, tornata a Termoli dopo 2 settimane, collegarsi con la Vita in diretta dal molo Sud del porto di Termoli. Dietro di lei l’auto della 42enne Victorine Bucci, recuperata dai sub dell’Arma dei Carabinieri di Pescara. Quella Fiat Panda rossa ricercata per 5 settimane, che è finita in fondo al mare. Documentato il trasporto da parte del carro attrezzi, dopo l’opera di messa in sicurezza del veicolo che è stato rimesso sulle gomme, dopo che era stato ripescato a 180 gradi, con l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Emersi altri particolari, come i finestrini dell’auto aperti, Vicky che non indossava la cintura di sicurezza, i dubbi sulla mancanza di segni sugli scogli, pneumatici ancora lisci, non squarciati, così come il telaio della Panda, intatto.
In studio, assieme ad Alberto Matano c’era la criminologa Roberta Bruzzone, che ha rimarcato le perplessità sul ritrovamento improvviso, dopo oltre un mese, di macchina e cadavere, laddove in precedenza non erano emersi.
Riferite anche altre testimonianze, poiché nessuno crede all’ipotesi del suicidio. Non lo crede la madre, Pina, così come ne è convinto anche l’ex marito Andrea Silenzi, che ne ha ricordato il sorriso brillante. Intervistato anche il direttore dell'hotel Santa Lucia, Gianluca Polverigiani, dove Vicky lavorava.
Altre schede e servizi hanno riepilogato l’intera vicenda, mentre la Masucci ha raccontato l’ultimo segmento dell’operazione di recupero della Panda, portata in un garage attrezzato per essere sottoposta agli accertamenti tecnici, così come la salma di Vicky, alla sezione di Medicina legale del policlinico di Bari.