"Si è tolta la vita per il mio amore", le parole del compagno di Vicky
Termoli Le dichiarazioni esclusive a Lucilla Masucci de "La Vita in Diretta"
TERMOLI. Attenzione ancora alta per il caso di Victorine Bucci, oggi pomeriggio è tornata a collegarsi con La Vita in diretta Lucilla Masucci, dal molo Sud del porto di Termoli.
Rimane sempre un interrogativo: come ha fatto la macchina a finire in quel tratto di mare?
L’inviata ha parlato a lungo con il compagno di Victorine Bucci, l’unico che l’ ha vista viva per l’ultima volta e a Lucilla Masucci ha detto: “Non sono un assassino, ma la responsabilità della morte è mia, non ho saputo gestire la situazione, quella sera era alterata, non ho saputo controllarla, mi sento responsabile della morte della donna che amo.Io non potrei averla mai potuta uccidere. Mi vergogno anche se qualche volta quando litigavamo siamo arrivati alla mani.”
Solo io posso sapere cosa è scaturito nella sua mente: si è suicidata perché era l’unico modo per tenermi legato a lei.”
Le ipotesi rimangono ancora tutte aperte: suicidio oppure omicidio e in quel caso chi l'ha condotta in quel posto?
Nel servizio viene sottolineato che il telaio dell’auto era intatto, così come la coppa dell’olio; solo la parte frontale è distrutta, ma sugli scogli non sono stati trovati i pezzi della Panda.
Emerge un nuovo elemento: l’auto è stata rinvenuta con la terza marcia inserita, questo fa pensare che la macchina camminava a velocità sostenuta.
Le telecamere inquadrano gli scogli del molo, prima di raggiungere il mare ce ne sono altri, questo fa pensare che solo con l’aiuto di una rampa fosse possibile alzare l’auto per farla scivolare: sugli scogli le telecamere inquadrano delle assi di legno che non erano presenti nei giorni precedenti.
In studio assieme ad Alberto Matano presente la criminologa Roberta Bruzzone, che avanza un'ipotesi suicidaria: in quel posto diventa complesso superare gli ostacoli senza lesionare la parte superiore dell’auto.
“Quello che lascia perplessi che nei giorni delle ricerche, quella zona è stata scandagliata e l’auto non c’era e in un porto le correnti non sono così forti da trasportare un'auto”, continua la Bruzzone.
Sarà solo il medico legale a determinare se Victorine è morta per annegamento o no.
L’incarico dell’autopsia è affidato al professore Introna martedì 28.