Arrestati i titolari dell'impresa che ha vinto l'appalto Anas sul viadotto del Liscione

La mannaia ven 21 febbraio 2020
Cronaca di La Redazione
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Il viadotto del Liscione ©Termolionline.it
Il viadotto del Liscione ©Termolionline.it

CAMPOBASSO. Che succederà ora all'importante appalto dell'Anas che ha stipulato con l’aggiudicatario “Amec S.r.l.” il contratto relativo al primo dei tre lotti per l’esecuzione di interventi di manutenzione programmata su alcuni viadotti situati lungo le strade statali molisane.

Nel dettaglio, il primo lotto riguarda il viadotto “Molise I”, ubicato sulla strada statale 647 “Fondo Valle del Biferno”, tra il km 55,820 ed il km 60,670, nei territori comunali di Guardialfiera e Larino, in provincia di Campobasso, per un valore complessivo di 50 milioni di euro.

Gli interventi manutentivi previsti dal contratto riguardavano, principalmente, gli elementi strutturali del viadotto (pile, impalcati, etc.), permettendo, così, l’innalzamento degli standard di sicurezza e di percorribilità dell’arteria stradale. L’appalto era stato aggiudicato mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

La Guardia di Finanza, infatti, sta eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 persone indagate per la bancarotta della 'Tecnis Spa' - una delle principali aziende italiane di costruzioni - e di una serie di società controllate, dichiarata dal tribunale di Catania nel giugno del 2017. Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno anche effettuando dei sequestri di beni per un valore complessivo di 94 milioni. Nei confronti dei quattro il Gip di Catania ha disposto gli arresti domiciliari.
Ci sono gli imprenditori Mimmo Costanzo e Concetto Bosco tra i quattro indagati posti agli arresti domiciliari. Costanzo e Bosco in passato erano stati posti agli arresti domiciliari, dal 22 ottobre 2015 al 22 marzo del 2016, per corruzione e turbativa nell'ambito di due inchieste della Procura di Roma, 'Dama nera' e 'Dama nera 2', su presunte tangenti all'Anas.

La Tecnis è stata in amministrazione giudiziaria dal febbraio 2016 al marzo 2017 perche’ sequestrata nell’ambito di un’inchiesta antimafia della Dda etnea su indagini dei carabinieri del Ros. Il dissequestro fu motivato con il venir mene della “pericolosita’ del bene” che, secondo i giudici, era “stato legalizzato” grazie al lavoro dell’amministrazione giudiziaria e della procura di Catania. Mimmo Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice risultano ancora oggi operativi sul mercato attraverso la Amec srl (costituita alla fine del 2017, avente sede a Santa Venerina, Catania, ed esercente l’attività di costruzioni generali e di infrastrutture, con un fatturato annuo dichiarato di 11 milioni di euro) beneficiaria di un affitto d’azienda operato da Cogip Infrastrutture srl; Amec risulta aggiudicataria di commesse pubbliche, tra cui l'appalto per il viadotto sul Liscione.


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