“Mara. Una donna del Novecento”, Ritanna Armeni si confronta coi ragazzi del liceo di Guglionesi
GUGLIONESI. Un autentico affresco di vita e di storia quello delineato dalla scrittrice Ritanna Armeni agli studenti del Liceo di Guglionesi, durante l’incontro svoltosi giovedì, 18 marzo, in modalità online, al termine di un progetto di lettura che ha visto come protagonisti le Classi Quinte del Liceo Delle Scienze Umane, Economico Sociale e Linguistico.
Gli studenti, ai quali la scuola ha donato il romanzo “Mara. Una donna del Novecento”, hanno potuto dialogare con l’autrice del romanzo, in cui si affrontano tematiche legate alle donne e al loro percorso di emancipazione, in un particolare momento storico che ha interessato la nostra Nazione, vale a dire il periodo fascista e la conseguente Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di ' un romanzo tutto al femminile - ha sottolineato la Dirigente Patrizia Ancora, nel suo saluto a Ritanna Armeni- in cui Mara non è la sola protagonista della storia, ma molte sono le donne che occupano la scena, che rivendicano quello spazio che la storia ufficiale ha loro negato. L'amica Nadia, che con la sua adesione alla Repubblica di Salò, non rinuncia fino alla fine alla sua libertà di scelta; la zia Luisa, raffinata e sempre elegante col suo filo di perle, che grazie alla sua cultura si affranca dal Regime; la mamma di Mara, che nella sua semplicità di donna del popolo, riesce ad intuire prima degli altri la caduta di un "sogno collettivo " . Così la storia di Mara, che si sviluppa nell'arco temporale che dal 1933 al '45, è fondamentale per scardinare quello stereotipo di donna, voluto e creato ad hoc dal Fascismo: donne obbedienti al Duce, madri di innumerevoli figli, mogli devote, vedove inconsolabili, pronte a donare le loro fedi per la patria, a sostituire in faticosi lavori gli uomini in guerra. La donna fascista, in realtà, è stata ben altro – così come denuncia l’autrice - sempre pronta ad occupare quegli spazi dove poter esercitare la propria libertà ( in fabbrica, negli uffici, nelle università ), sempre più consapevole del suo ruolo determinante ed insostituibile nella società"
Gli alunni, poi, con le loro domande, i loro interrogativi, i loro dubbi hanno dato vita ad uno straordinario scambio di idee, offrendo molti spunti di riflessione, in particolare sugli aspetti dolorosi che legano il periodo difficile della guerra narrato dal romanzo e il drammatico momento di pandemia che tutti stiamo vivendo con angoscia, in particolare i ragazzi che si sentono defraudati della fase più bella e spensierata della loro vita.
La Armeni, che ha apprezzato molto la partecipazione emotiva dei ragazzi, il loro bisogno di avere risposte, ha salutato con una riflessione che è anche un messaggio di speranza -" So, e ne sono convinta, che esiste una Storia delle donne che s'incontra, s'intreccia con quella generale dei popoli, che può essere dipendente ma non coincide mai con essa, spesso è dimenticata e va cercata, abbandonando i luoghi comuni, le certezze costruite, non cancellando, ma mettendo da parte la Storia che ci hanno insegnato, e anche la nostra personale vicenda di vita. L'ho fatto e ho incontrato Mara".