“Dialogo a più voci su Dante” con la giovane scrittrice termolese Dalila Catenaro
TERMOLI. Conferenza “Dialogo a più voci su Dante”, la giovane scrittrice termolese Dalila Catenaro ha moderato ed è intervenuta nell’evento in streaming dedicato al sommo poeta.
L’incontro è stato organizzato in occasione della giornata del 25 marzo 2021, per la ricorrenza del DanteDì. Questa giornata è stata istituita lo scorso anno, in pieno lockdown, dedicata al più grande poeta della letteratura mondiale. Ma non è tutto!! Perché quest’anno è anche il settecentesimo anniversario dalla morte del Sommo Poeta. È stata scelta proprio questa data in quanto, secondo alcuni studiosi è il giorno in cui Dante iniziò il suo viaggio nell’Oltretomba (25 marzo 1300). Questa conferenza ha visto la luce, grazie ai meravigliosi interventi dei seguenti relatori:
Gianluigi Chiaserotti, storico, collaboratore di cattedra e scrittore romano; che ha preso in esame i seguenti aspetti: Dante ed il Tricolore, Dante padre della nostra lingua italiana, Dante e L’Italia.
L’avvocato Sara Vocale, legale presso il foro di Teramo; che è intervenuta parlando dell’Inferno dantesco, come occasione di un viaggio interiore, per ciascuno di noi. Paragonando la Divina Commedia alla vita.
La scrittrice siciliana Simona Pruiti; che ha analizzato la figura di Dante al giorno d’oggi. In particolar modo ha analizzato i sette modi di dire che utilizziamo ancora oggi e che derivano proprio dal Sommo Poeta. Ha concluso il suo intervento leggendo una lettura per ragazzi sulla Divina Commedia.
Infine ha moderato l’incontro ed è intervenuta la scrittrice termolese Dalila Catenaro; che ha analizzato il rapporto Ulisse e Dante, paragonandolo ad un viaggio, così come la nostra vita.
I relatori con i loro interventi, con i loro diversi punti di vista, hanno emozionato e ci hanno rammentato davvero il significato più importante di questo giorno, - il nostro viaggio, la nostra vita da vivere liberi, senza maschere e da protagonisti- . Concludo con le parole del dottor Chiaserotti che ha citato Niccolò Tommaseo, linguista, scrittore e patriota: “ Leggere Dante è un dovere; rileggerlo un bisogno; sentirlo è presagio di grandezza”.