“Leggere lib(e)ri”, la formazione dei volontari è il perno principale del progetto

Acculturiamoci dom 01 agosto 2021
Cultura e Società di La Redazione
2min
“Leggere lib(e)ri”, la formazione dei volontari è il perno principale del progetto ©TermoliOnline.it
“Leggere lib(e)ri”, la formazione dei volontari è il perno principale del progetto ©TermoliOnline.it

GUGLIONESI. “Leggere lib(e)ri”, la formazione dei volontari è il perno principale del progetto.

«Abbiamo deciso di trasferire ai volontari le competenze necessarie per svolgere le attività al meglio, soprattutto perché avranno a che fare con i bambini».

La formazione, a causa delle varie zone rosse di quest’inverno, è stata fatta, in un primo momento online, poi fortunatamente il tirocinio è stato fatto in presenza nelle varie strutture partner del progetto.

I volontari, circa 20, sono entrati a contatto con il mondo della lettura, partendo proprio dai benefici della lettura per i bambini, i criteri di selezione dei libri e degli autori.

La selezione dei libri non per tutti è uguale, ogni bambino ha situazioni diverse e in base a questo la selezione deve seguire determinati criteri per poter esser equa per tutti.

Tutto questo porta allo sviluppo di competenze che i volontari, poi, attueranno nelle sedi opportune, anche in ospedale.

Come si gestisce la lettura ad alta voce? Quali sono le modalità che i volontari dovranno seguire? Abbiamo chiesto a due delle volontarie del progetto immigrati, Elvira Ciuffolo e Mary Di Vincenzo.

«Grazie alla formazione abbiamo potuto capire come poterci confrontare con un bambino per quanto riguarda la lettura. Nel momento in cui andremo a relazionarci con dei bambini, per esempio immigrati, saremo un po’ più pronte per affrontare questi tipi di letture insieme a loro», ha spiegato Elvira Ciuffolo che da pochi mesi ha iniziato il servizio civile “Sportello immigrati” insieme a Mary Di Vincenzo.

«Ci siamo messe in gioco dopo esserci laureate e dopo che con il covid abbiamo capito che dovevamo metterci al servizio degli altri, delle persone più deboli per esser loro d’aiuto. Crediamo sarà una bella esperienza, sia dal punto di vista personale e umano che dal punto di vista lavorativo».

Due ragazze responsabili, due ragazze con la voglia di aiutare gli altri, anche i bambini, «siamo pronte a metterci in gioco e a portare avanti questo progetto. Vedere la curiosità negli occhi dei bambini, dei più fragili ci spinge davvero a dare il meglio di noi».

«Parlare di lettura significa prendere il libro e leggerlo con la mente, questo è il significato standard, quello che ci insegnano a scuola. La lettura ad alta voce è diversa. E’ strutturato in tutt’altro modo. Si stabilisce un concetto di gruppo nel quale bisogna imparare, soprattutto, a catturare l’attenzione e l’interesse dei bambini ai quali andremo a leggere il libro. Bisogna avere una postura corretta per avvicinare il bambino fisicamente al libro».

Gli incontri, i tirocini, sono stati effettuati nella scuola dell’infanzia di Guglionesi “Mimì Del Torto” e nella ludoteca termolese “Gioca e Crea”. Le iniziative, dopo che tutti i volontari saranno formati, si svolgeranno principalmente nella sede della biblioteca comunale di Guglionesi e i promotori sperano di «proseguire anche nelle scuole dell’infanzia, nella ludoteca ospedaliera di Termoli e negli studi pediatrici».

Il laboratorio di lettura ad alta voce non si ferma alla mera lettura ma comporta tutta una serie di altri laboratori, sviluppando così anche manualità, fantasia, giochi. 

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