“Liberi di custodire la bellezza”: mafie in Molise
CAMPOBASSO. Nell’Aula Magna della Chiesa “Mater Ecclesiae” di Campobasso lunedì 27 giugno alle ore 18 si completerà con la presenza del criminologo Vincenzo Musacchio il progetto che l’Agesci a livello nazionale ha lanciato per l’anno scout 2021/2022.
Un programma denominato “Bene possibile”, che ha visto anche il gruppo di Campobasso impegnato, insieme con altri della regione, in azioni concrete verso situazioni di disagio e di difficoltà o di sensibilizzazione e compartecipazione politica su temi sentiti dai ragazzi come importanti. Lo spunto per il tema scelto è la riscoperta delle bellezze del territorio molisano. In particolare, il tema maggiormente a cuore dei ragazzi è stato quello della bellezza del territorio e più in generale, il senso del bello nelle sue molteplici declinazioni. L’idea di poter essere protagonisti della scoperta e della valorizzazione/condivisione di qualcosa di bello hanno trovato concretezza anche nell’essersi presi cura di una piccola area verde in prossimità della parrocchia (donata circa 20-25 anni orsono) che da area degradata, utilizzata anche come rifugio per ragazzi in cerca di un posto tranquillo dove consumare le proprie dosi, è stata ripulita da rifiuti, curata e resa accogliente, con spazi per bambini e ragazzi, panchine, percorsi per passeggiate nel verde, insomma, un bosco urbano messo a disposizione di tutti. Contestualmente, due ragazzi che hanno preso parte al percorso di formazione per animatori dei gruppi “Laudato si” proposto dalla Diocesi, hanno avuto l’occasione di conoscere il prof. Musacchio e di riportare a tutto il gruppo, l’esperienza del suo intervento sul tema di mafia e mafiosità. È
E’ così nata l’idea di coinvolgerlo in questo incontro che mira a essere rivolto principalmente ai ragazzi e che si prefigge di affrontare il tema della valorizzazione e dello sviluppo del territorio molisano – anche nell’ottica di luogo in cui i ragazzi ambiscono a restare – e l’eventuale condizionamento derivante dalla presenza mafiosa o da atteggiamenti a essa riconducibili.
Così i due temi quello della bellezza e della lotta alla mafia, nei ragionamenti fatti con i ragazzi, a ormai trenta anni dalle stragi di Capaci e di Via D’Amelio, prendendo spunto dal famoso discorso del Giudice Borsellino del 20 giugno 1992 “La lotta alla mafia, un movimento culturale e morale, che coinvolgesse tutti, specialmente le giovani generazioni, le più adatte, a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità”, hanno trovato un connubio che con un gioco di parole è diventato il titolo dell’incontro di lunedì 27 giugno: “Liberi di custodire la bellezza”.
L’incontro è stato pensato con una breve presentazione e introduzione che sarà curata direttamente i ragazzi, cui farà seguito il suo intervento con domande e discussione. A chiusura dell’intervento del prof. Musacchio sarà previsto un breve momento per ricordare l’incontro, ponendo nel boschetto della parrocchia una cornice vuota che sarà lasciata lì per “incorniciare” l’area verde come segno dell’impegno per la cura e custodia di qualcosa di bello e magari per una foto ricordo.