"Amami Alfredo", la rivisitazione de "La Traviata" in vernacolo serrano

SATIRA mer 24 agosto 2022
Cultura e Società di Chiara Gabriele
2min
L’Associazione teatrale “Mario Brancacci” ©TermoliOnLine
L’Associazione teatrale “Mario Brancacci” ©TermoliOnLine

SERRACAPRIOLA. L’Associazione teatrale “Mario Brancacci” con la compagnia teatrale “I Mercanti dei sogni” tornerà sulle scene per un’altra serata di spettacolo teatrale. Il 25 agosto sarà la volta di “Amami Alfredo”, una rivisitazione de “La Traviata”, scritta dal Vicepresidente e Direttore artistico Pasquale Balice con la regia di Marilia De Virgilio.

Lo spettacolo prevede un avanspettacolo sostenuto dal fantasista Michele Zampino, a cui seguirà la semiscenica de “La traviata”. Ci saranno due attori che impersoneranno Francesco Maria Piave e Giuseppina Strepponi, rispettivamente il librettista della Traviata e la moglie di Giuseppe Verdi; mentre loro raccontano quello che sarà La Traviata, sul palco si esibiranno un tenore, un soprano e un pianista che interpreteranno le arie più famose dell’Opera.

“L’Associazione Mario Brancacci nasce nel febbraio 2017, ed è un’associazione culturale e teatrale; ha avuto il suo battesimo teatrale nel settembre dello stesso anno, ospiti dell’Associazione Il Melograno.” In quell’occasione abbiamo presentato un pot-pourri di arte varia” ci fa sapere il direttore artistico. Negli anni successivi sono state scritte e portate in scena spettacoli: “Nel 2018 abbiamo presentato Don Semon… un prete di campagna, una commedia in vernacolo serrano, scritta da me, ricevendo un ottimo riscontro sia di pubblico che di critica” sottolinea Balice. L’anno successivo, si va in scena con la commedia “N’tunine Scacchièpertose”, spettacolo di satira di costume. Nel 2019 ricorreva il millenario di Serracapriola e per l’occasione Il direttore Balice scrisse quella commedia “dissacrando tutta la storia” come specifica lui stesso.

In quello spettacolo recitarono anche alcuni membri della compagnia teatrale chieutina, in abiti caratteristici albanesi. Sempre quell’anno fu organizzato un altro spettacolo, “L’oro del sud”, un omaggio a Luciano De Crescenzo, anno della sua dipartita. In parallelo l’attore Nazario Vasciarelli, il tenore Costantino Minchillo e il pianista Michele Solimando hanno reso omaggio a Enrico Caruso.  

Dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia, l’associazione torna alla grande nel 2021 con lo spettacolo “I cellune da Sèrre”, serata improntata sul fil rouge che lega i cittadini di Serracapriola a quel nomignolo autodefinendosi in maniera simpatica in quel modo. Sulla falsa riga dell’origine di quel nomignolo, l’associazione ha messo su uno spettacolo ricco di satira, che ha ricevuto un notevole successo da parte del pubblico.

L’11 agosto di quest’anno è stato presentato lo spettacolo “Cuncettèlle jè nu femmenòne”, satira di costume sempre in vernacolo serrano. In questi anni l’associazione “Mario Brancacci” non si è limitata solamente agli spettacoli teatrali, ma ha organizzato quattro mostre d’arte, ospitando opere di pittori e scultori noti, arrivando ad ospitare anche 250 opere.

Tra questi Donato Divittorio, musicista con la passione per la scultura, un geniale artista multimediale, creatore di opere in pietra che “cantano”, nelle sue mani la fredda pietra si anima e trasmette sonorità inimmaginabili. Il celebre artista ha inventato e costruito lo strumento “Lithos di Puglia”. “Mi auguro che anche questa serata abbia un grosso successo come quella dell’11, dove addirittura ci hanno chiesto di replicarla”.

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