Santa Irene trasforma Tavenna in "capitale" del basso Molise
TAVENNA. Una festa di Santa Irene che per due giorni ha trasformato Tavenna nella capitale del basso Molise. Se la comunità locale ha vissuto la devozione per la patrona, il resto dei visitatori hanno apprezzato la mostra sul merletto, il piatto tipico della “Carne alla Santa Irene”, che propone una variante locale della “pecora” e le tante offerte della fiera dell’Artigianato, giunta alla ventesima edizione.
Molto graditi anche gli spettacoli ricreativi, che hanno portato anche il sindaco Paolo Cirulli, sabato sera, a salire sul palco e cantare davanti a tutti, anche bene, tra l’altro.
Un bilancio dell’evento gastronomico è stato offerto dall’associazione “Keste Terre”, con Massimo Di Stefano: «Tutto inizia e parte dal grande attaccamento e affetto per chi vuole salvaguardare i cibi e i piatti “dimenticati”, nonché per tramandare, alle future generazioni, la tradizione culinaria delle nostre terre».
Chiude, così l’organizzazione "Sagra della Santa Irene 2022” a Tavenna. «Con il lodevole impegno dell’Amministrazione Comunale di Tavenna, guidati dal Sindaco Paolo Cirulli, grazie alla preziosa collaborazione di massaie tavennesi, coordinate dai Tavennesi Docg Christian Bucchicchio e Luca Nuozzi e altri cittadini Tavennesi, hanno brillantemente realizzato l’edizione del 2 e 3 settembre 2022, facendo sì che, numerosi visitatori dei paesi limitrofi, abbiano potuto “Custodire e Conservare” l’antica ricetta gastronomica denominata: “Pecora alla Callar o Baraccata”.
Sono state servite oltre duemila degustazioni, rinnovando la proposta gastronomica dell’antico piatto tavennese. Tutto ciò, permetterà di conservare passione è l’attaccamento alla propria terra tavennese e molisana a tutti i cittadini di questo pezzo di territorio, nei confronti delle antiche tradizioni gastronomiche di questa terra.
L’impegno profuso, da parte di tutti i realizzatori dell’evento, ha dimostrato un interessante lavoro di ricerca per non far perdere definitivamente una ricchezza culturale e gastronomica straordinaria».