Diritti umani e la morte di Masha: il messaggio delle donne Pd e del circolo Anpi
BASSO MOLISE. «Le donne iraniane oggi più che mai hanno bisogno di sentire che non sono sole a combattere per vedere riconosciuti i loro diritti umani». Lo ribadiscono le donne del Pd e il circolo Anpi Primo Levi di Guglionesi.
«Un mese fa, a Therane in carcere, moriva Masha Amici una giovane iraniana di 22 anni arrestata per non aver indossato correttamente il velo. In seguito a questo tragico evento l'onda di protesta e indignazione si è diffusa in tutte le città del mondo dove sono iniziate manifestazioni di solidarietà alle donne iraniane. Sul web e sui social, in questi giorni, si stanno diffondendo video in cui si vedono strane piene di cittadini che gridano per la libertà. Anche Amnesty ha denunciato quanto sta avvenendo in Iran dove le forze di polizia della Repubblica islamica usano violenza contro tutti e tutte coloro che scendono nelle strade per chiedere di essere liberi.
Dopo Masha Amini ci sono state tante altre donne che hanno perso la vita per affermare il loro diritto di essere libere di scegliere. Proprio così, perché le donne iraniane che stanno guidando le proteste non sono contro il velo ma sono contro all'essere obbligate ad indossarlo. Davanti a questi eventi non possiamo e non vogliamo rimanere in silenzio e girarci dall'altra parte. Noi, donne del Pd insieme all'Anpi Primo Levi, pensiamo che sia fondamentale parlare di quanto sta avvenendo perché solo parlando e denunciando questi eventi si può contribuire a diffondere la cultura della libertà di scelta. Ognuno deve sentirsi libero di poter scegliere».