"Ti amo da morirNe": in campo a tutela delle donne
TERMOLI. Oggi, venerdì 25 novembre, si celebra la Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ben vengano queste ricorrenze, ma se le stesse siano seguite da fatti concreti per poterla eliminare veramente.
Una piaga che colpisce il mondo intero e non basta riempirsi la bocca con belle e roboanti paroloni, perché mentre si parla, i tg e i giornali trasudano di notizie di sangue per le violenze che le donne subiscono, osiamo dire, a ritmo incessante quasi H24.
Non basta urlare di smettere con la violenza sulle donne, un giorno solo. Le donne meritano rispetto 365 giorni all’anno. Le Donne Dem di Termoli mercoledì mattina nella sala del cinema sant’Antonio hanno organizzato uno spettacolo per le scuole termolesi e del circondario bassomolisano, dove è andato in scena un monologo scritto e interpretato dall’attrice molisana Mena Vasellino. Attrice e donna che ha vissuto un’infanzia costellata di violenze per via di un padre anaffettivo.
Il suo monologo dal titolo “Ti amo da morirNE” durato una quarantina di minuti, è stato ascoltato in religioso silenzio dai ragazzi delle scuole presenti. Un monologo intenso ed emotivo nel quale traspariva dalla sua mimica e gestualità che, quella storia di violenza che stava raccontando lei l’aveva vissuta sulla sua pelle.
A fine proiezione l’autrice si è collegata in diretta con la sala ed ha dialogato prima con Manuela Vigilante, una delle organizzatrici dell’evento per l’associazione delle Donne Dem e poi ha spiegato ai ragazzi che quando si assiste a un atto di violenza, che sia in famiglia o altrove, la prima cosa da fare è quella di non provare vergogna ma denunciare subito.
Purtroppo se molti carnefici l’hanno fatta franca, molto dipende anche dalla paura e la vergogna che provano le vittime di questi gesti. Una cosa che fa davvero arrabbiare non solo nel nostro paese è che a provare vergogna per queste performance vigliacche, invece di provarla chi commette queste ignominie, quindi i carnefici, la provano le innocenti vittime. Questo è davvero uno scandalo e proprio per questo è urgente che chi può non può limitarsi a dire belle parole o programmare solo giornate commemorative, ma deve compiere azioni concrete atte ad annullare questa violenza gratuita sulle persone deboli che nel caso specifico sono le donne.