Devozione e solidarietà negli altari di San Giuseppe

Dietro le quinte mer 22 marzo 2023
Cultura e Società di Michele Trombetta
2min
Devozione e solidarietà: l'altare di San Giuseppe in piazzetta

TERMOLI. Michele Trombetta insieme alla giovane collega Dalila Catenaro, hanno fatto visita ai “Vetere di San Giuseppe” nei vari punti della città.

Chi scrive ha iniziato il proprio giro dall’auditorium “Giovanni Paolo II” della parrocchia di Santa Maria degli Angeli. Cristina Cornacchione assieme ai suoi amici fedelissimi del gruppo parrocchiale hanno allestito, avendo spazio a volontà, diverse scene della Sacra Famiglia, ricostruita in un’aula di scuola con i banchi di una volta, con l’abecedario, la matita e il calamaio con l’Inchiostro. L’altare di una bellezza e finezza davvero importante: una tavola imbandita di ogni ben di Dio. Un ottimo lavoro che continua la tradizione e usanza mai venuta meno sin dai tempi di don Benito Giorgetta e proseguita da don Gabriele Morlacchetti e dalle rappresentanti del gruppo parrocchiale.

Da Difesa Grande siamo passati alla parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. Anche qui, avendo tanto spazio a disposizione nel nuovo auditorium, si sono superati e Padre Enzo Ronzitti ci ha spiegato il tema che ha ispirato l’allestimento dell’Altare di quest’anno.

Il disgregamento delle famiglie. Quadri impostati con molta lungimiranza, tavole ricolme di beni materiali e quadri che parlano della festa del Papà, dei bambini orfani per colpa di guerre, terremoti e traversate marine di persone disperate. Un gran lavoro, ben fatto da parte delle donne del gruppo parrocchiale. Abbiamo visitato anche altari di famiglie private, come quello originale della famiglia Florio Mario e Patricia, in zona Difesa Grande, che ha creato un altare devoto a San Giuseppe coadiuvato da alcuni vicini di casa. L’altare fatto sul balcone di casa, aveva un grande drappo con la figura del santo e sotto un altro con la scritta “Eamus ad Joseph” (Andiamo da Giuseppe). 


In piazza Marconi in un locale dove una volta c’era un falegname, hanno fatto il loro altare, il gruppo amici di Santa Giovanna Antida dell’ordine delle Suore della Carità. Questo altare ci è stato presentato da Antonietta. Poi pochi metri più sotto c’è stato quello della famiglia Russo, piccolo ma molto ben distribuito. In vico San Pietro la signora Vittoria D’Angelo, oltre ad allestire un altare bellissimo, ha preparato anche delle pietanze da offrire ai visitatori, la buonissima pizza con il bicarbonato e i “Bucatini ca mieche du pane”. Un appuntamento che richiama moltissime persone.

Nel nostro giro, e in quello del sottoscritto c’è stato un altare che ci ha commossi e piacevolmente impressionanti. In viale Trieste con Angela, Doris, Serafino e tanti altri, c’è stato un altare alla memoria di don Bruno Buri.


Il sacerdote sempre vicino ai giovani, un grande prelato che era un pieno di simpatia, morto lo scorso anno, fondatore del gruppo scout “Le simpatiche Canaglie”. Don Bruno ci teneva tantissimo a questa tradizione degli altari di San Giuseppe.

Nella nicchia di una finestrina in vico Duomo, abbiamo scovato il caratteristico l’altare di Lucia Marinaro, poi i classici del gruppo folklorico Marinaro ‘A Shcaffette” alla Torretta Belvedere e, infine, quello di Vincenzo Cicchino al suo 31esimo anno di allestimento, tanto da ricavarci anche un libro che racconta la storia di tanti anni di Altari di San Giuseppe.

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