Giovanni Cerri: maestro, scrittore, poeta e folklorista

Pagine di cultura mer 13 marzo 2024
Cultura e Società di La Redazione
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Foto tratta dal Libro "Giovanni Cerri, Insegnante, scrittore, poeta e folklorista" del poeta e scrittore Ermanno Catalano ©Edizione Campobasso - 2005
Foto tratta dal Libro "Giovanni Cerri, Insegnante, scrittore, poeta e folklorista" del poeta e scrittore Ermanno Catalano ©Edizione Campobasso - 2005

CASACALENDA. Ieri, martedì 12 marzo, è stato l'anniversario della nascita di un illustre molisano.

Il 12 marzo 1900, nasceva Giovanni Cerri a Casacalenda, l’antica Kalena, posta a 642 mslm, poco distante dall’antica Gerione. L’illustre Maestro Giovanni Cerri (chiamato “don Giovanni in segno di profondo rispetto), fu un grande insegnante, scrittore, poeta, disegnatore, amministratore pubblico. Proveniva da una famiglia di artigiano e dopo aver conseguito l’abilitazione magistrale, continua negli studi conseguendo una cultura vasta e poliedrica. Nel 1924 sposò a Campobasso una sua collega Evelina Maiorino, gentildonna i Fossalto, stimata insegnate. Dal matrimonio nacquero tre figli: Romano, Rosanna e Remo. Il poeta calendino, cancelliere Ermanno Catalano, nel suo libro “Giovanni Cerri”, Edito nel 2005, riporta testualmente: “L’insegnamento era per il nostro don Giovanni primariamente una missione molto sentita, missione che Egli espletò fino alla pensione con tutto l’impegno di cui era capace”. Molti di suoi ex alunni (tra cui mio padre classe 1928) si consideravano dei privilegiati per aver avuto quale Maestro don Giovanni Cerri, severo e intransigente. All’interno dei programmi scolastici dedicava sempre uno spazio alla poesia. Il Cerri ha composto diverse opere poetiche in lingua e in dialetto. Nel 1959 pubblica il suo volume “I guaie” Edito da Rebellato Eitore di Padova, l’opera ottiene un grande successo. Nel volume segnaliamo la lirica dal titolo A tàvele de S.Gesèppe, in sintesi è un invito a venire a marzo in questo paese (Casacalenda) perché si fa una gran festa che non si è vista mai, tu bevi, mangi e poi te ne rivai al paese tuo senza pagare. Vieni forestiero vieni! A sbafo mangerai e sono tredici i piatti e dolce è il vino... Un’ode che illustra la devozione ma anche la grande ospitalità dei casacalendesi.  

Ha scritto, inoltre, i testi di numerose canzoni popolari in dialetto (musicate in gran parte dal suo grande amico, Adolfo Polisena), che hanno riscosso notevole successo. La canzone dialettale più conosciuta, e cantata ancora oggi da tutti, è sicuramente “Bufù”, autore delle musiche il figlio Remo. Insieme al musicista Lino Tabasso, ha scritto” L'amore è bell' a 'ffà,” un brano inserito nel documentario Nasce una speranza, realizzato dall'Istituto Luce. Successivamente, una sua canzone è stata scelta per la colonna sonora del film “Il prezzo dell'onore” e il medesimo brano, arrangiato dall'orchestra della RAI diretta da Piero Umiliani è stato a lungo la sigla del "Gazzettino regionale" del Molise. Nella sua carriera artistica e professionale ottiene diversi premi e riconoscimenti.

Per la sua professione svolta con grande abnegazione, per il suo impegno profuso in diversi campi, per la sua condotta e dirittura morale, gli fu conferita l’onorificenza di Cavaliere della Corona d’Italia.

Il 22 dicembre 1990, vi è stata l’intitolazione delle scuole elementari di Casacalenda “al Poeta Giovanni Cerri”. Giovanni Cerri, un grande uomo che ha dato lustro al Molise, muore a Larino i16 luglio 1970.

Giuseppe Alabastro

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